Pensioni 2019: le ultime novità sulla proroga di Opzione donna

Le ultime novità sulla riforma delle pensioni e proroga di Opzione donna commentate da Lucia Rispoli, amministratrice del Movimento Opzione donna.

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Gli attesi interventi in materia di pensioni dovrebbero vedere la luce con il decreto legge che, secondo quanto affermato dal sottosegretario al Ministero del lavoro, Claudio Durigon, sarà approvato tra il 10 ed il 12 gennaio 2019. Nel pacchetto pensioni, stando alle ultime dichiarazioni del Ministro dell’Economia, Giovanni Tria, non dovrebbe essere inserita la proroga di Opzione donna.

“Per Noi donne il punto di partenza erano: i programmi elettorali di Lega e Movimento 5 Stelle dove la Proroga Opzione Donna era prevista; il contratto di governo per il cambiamento, dove la Proroga di Opzione Donna era specificatamente prevista come una misura per superare la Fornero; le numerose rassicurazioni e dichiarazioni del Ministro Luigi Di Maio e On. Maria Edera Spadoni, Matteo Salvini, Claudio Durigon, Claudio Borghi e tanti altri politici che sono intervenuti a vario titolo in questi nove mesi”, ha osservato Lucia Rispoli, amministratrice del Movimento Opzione Donna.

“Tuttavia, ancora una volta il punto d’arrivo è “a ribasso” per le donne! Perchè? Perchè solo dettagli ordinamentali di Quota 100 e reddito di cittadinanza verranno stabiliti con apposito collegato alla manovra all’inizio del prossimo anno (gennaio 2019) con stanziamenti già indicati nella Manovra e finanziamenti già definiti in appositi fondi stabiliti nella legge di Bilancio 2019″, ha aggiunto Rispoli, nel commentare le dichiarazioni del Ministro Tria in Commissione Bilancio alla Camera.

Le dichiarazioni del Ministro Tria sulla proroga di Opzione Donna

Il Ministro dell’Economia in audizione in Commissione bilancio alla Camera, a proposito di Opzione donna ha dichiarato: “Per quanto riguarda il pensionamento anticipato per le donne, prorogheremo Opzione donna in un successivo decreto, permettendo alle lavoratrici di andare in pensione in pensione con un’età di 58 anni o 59 anni, se dipendenti o autonome e 35 anni di contributi. Questa misura è integrata da disposizioni che riguardano il taglio delle pensioni più elevate ed il raffreddamento della perequazione”. Stando alle affermazioni del Ministro, il decreto per la proroga di Opzione donna sarebbe un altro rispetto a quello con cui sarà inserita Quota 100.

L’analisi del Movimento Opzione Donna

“Indignatevi: non è ancora il tempo per le donne ed invece di prorogare Opzione donna hanno prorogato il loro diritto ad optare per la loro vita! Questa attuale scelta del Governo assume una connotazione desolante sapendo che tutti sanno che le donne non arrivano quasi mai a Quota 100“, ha sottolineato Rispoli.

“Non sono dunque stati ritenuti ancora sufficienti 1) le migliaia di milioni incassati dalle casse dello Stato dopo aver operato il taglio della vita delle donne con la legge Fornero; 2) i risparmi conseguiti fin dal 2004 a seguito della scelta delle donne di optare per il calcolo contributivo previsto con Opzione Donna in luogo dei sistemi retributivi e misti; i risparmi conseguiti per i minori accessi ad Opzione Donna intervenuti dal 2015 ad oggi. DOPO TRE ANNI, E NOVE MESI DI PROMESSE, ANCORA UN RINVIO … SENZA UN TERMINE DEFINITO …. SENZA UNA PAROLA. LE DONNE MERITAVANO ALTRO”, ha concluso l’amministratrice del Movimento Opzione Donna.

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