Pensioni 2019: le ultime novità su Opzione donna e la nona salvaguardia degli esodati

Le ultime novità sulla proroga di Opzione donna e la nona salvaguardia degli esodati con le dichiarazioni di Oretta Armiliato ed Elide Alboni.

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Le ultime novità su Opzione donna riguardano la petizione che è stata lanciata al Ministro del lavoro Luigi Di Maio per ottenere la proroga della misura sperimentale al prossimo anno. Nella petizione, lanciata da Lauretta Dicanio, quale portavoce del “Comitato di Opzione donna; LE ESCLUSE, si chiede che con la prossima Legge di bilancio sia estesa l’Opzione donna, con la possibilità del raggiungimento dei requisiti  di età/contributivi al 31 dicembre 2019.

Si chiede, dunque che si approvi l’art 9 della proposta di legge C. 4731 presentata il 9 novembre 2017, con primo firmatario l’On.Tiziana Ciprini del Movimento Cinque Stelle: (Proroga del regime «opzione donna»). 1. Al primo periodo del comma 281 dell’articolo 1 della legge 28 dicembre 2015, n. 208, le parole da: «adeguati agli incrementi della speranza di vita» fino a: «e successive modificazioni, entro il 31 dicembre 2015» sono sostituite dalle seguenti: «31 dicembre 2019».
2. Ai fini della compensazione degli effetti finanziari derivanti dalla disposizione di cui al comma 1 del presente articolo, il Fondo per interventi strutturali di politica economica, di cui all’articolo 10, comma 5, del decreto-legge 29 novembre 2004, n. 282, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 dicembre 2004, n. 307, è ridotto di 140 milioni di euro nell’anno 2019 e di 160 milioni di euro a decorrere dall’anno 2020.

I chiarimenti di Orietta Armiliato del CODS

L’amministratrice del Comitato Opzione Donna Social, Orietta Armiliato, ha voluto fare alcune precisazioni in merito alla petizione.”Faccio presente che gli eventuali risparmi derivanti dal minor utilizzo dei fondi allocati precedentemente a copertura della misura (perché è a questi che si fa riferimento per la copertura) non si possono utilizzare in virtù di norme vigenti che ne tutelano il diritto soggettivo“, ha affermato.

“Pertanto, fermo restando che firmarla o meno non implica alcun tipo di sanzione, è chiaro che il vizio a monte inficerebbe sul risultato anche e qualora si arrivasse al numero di sottoscrizioni necessario affinché tale petizione possa avere una qualsiasi efficacia”, ha puntualizzato l’amministratrice del CODS.

Il Comitato “Esodati Licenziati e Cessati” chiede la mediazione dei sindacati per la nona salvaguardia

Le speranze di vedere varata la nona salvaguardia degli esodati sono tutte riposte, in questo momento, nella Legge di Bilancio 2019. In realtà la Commissione Bilancio qualche giorno fa ha accantonato tutti gli emendamenti all’Art. 21, ovvero tutte le proposte emendative riguardanti le pensioni ed in particolare, la nona salvaguardia degli esodati. La motivazione addotta per tale decisione è che “il Governo non ha ancora fornito i chiarimenti richiesti in merito all’eventuale modificazione dei saldi complessivi di finanza e gli importi dei tagli sui singoli articoli”.

Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha convocato Cgil, Cisl e Uil il 10 dicembre 2018, accogliendo le richieste dei sindacati di ottenere un confronto con il Governo sul DDL Bilancio. Elide Alboni, amministratrice del Comitato “Esodati Licenziati e Cessati”, ha chiesto la collaborazione dei segretari confederali Roberto Ghiselli, Ignazio Ganga e Domenico Proietti, affinchè non venga lasciata “la # vitale salvaguardia ad un accenno, come troppo spesso accaduto, ma che ne sia data la dovuta #priorità”.

“Se il Governo in realtà sta lavorando per comporre un decreto a latere della LdB, tenere sempre presente che tutto importantissimo sulla materia pensionistica, su cui forse ‘non tutto è perduto”. MA il vulnus ESODATI ANTEFORNERO è un dramma sociale a cui i sindacati devono ancora moltissima primaria attenzione ed impegno“, ha sottolineato Alboni.

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