Le pensioni di reversibilità sono a rischio? Secondo quanto affermato nel dossier “Prospettive dell’Ocse sulle pensioni 2018”, i beneficiari “non dovrebbero avere diritto ad una pensione di reversibilità permanente prima dell’età pensionabile”, ma “si dovrebbero prevedere prestazioni temporanee per aiutarli ad adattarsi alla nuova situazione”.
Domenico Proietti, segretario confederale della Uil ha così commentato le dichiarazioni dell’Ocse: “La reversibilità pensionistica in Italia è un sistema equo, da tempo riformato, a garanzia della piena valorizzazione dei contributi versati dai lavoratori e rappresenta un sostegno al reddito delle famiglie. Nell’esperienza italiana, inoltre, essa è un valido strumento di contrasto al ‘gender pension gap’, indicato spesso dalla stessa Ocse con vulnus da colmare. Misura che ha, quindi, un importante valore sociale e va preservata da ogni tentativo di continuare a fare cassa sulle spalle dei pensionati italiani”.
Le pensioni di reversibilità numerose sono un dato positivo per la Cisl
“Troviamo sconcertante l’affermazione dell’Ocse per cui le pensioni di reversibilità potrebbero ‘disincentivare’ la ricerca di un lavoro”, ha dichiarato il segretario confederale della Cisl, Ignazio Ganga commentando le notizie stampa sullo studio dell’Ocse.
“Il fatto che il Italia le pensioni di reversibilità siano particolarmente numerose evidentemente dipende dal positivo andamento dell’aspettativa di vita della popolazione e in particolare delle donne ed è assurdo che si possa insinuare, come sembra fare lo studio dell’Ocse, che questo rappresenti un problema, o peggio, si tenti di mettere l’uno contro l’altro le condizioni reddituali dei single rispetto a quelle delle famiglie, ha aggiunto.
“Non si capisce come il tema dell’aspettativa di vita venga visto favorevolmente dall’Ocse per prolungare nel tempo l’età pensionabile,mentre diventa un problema quando questa agisce in termini redistribuivi”. “ln Italia e non solo”, ha concluso Ganga, “c’è in generale un enorme problema di redistribuzione della ricchezza che dipende dalle scelte e dalla storture di un modello economico che sta mostrando la corda e non si può, neanche con analisi apparentemente neutrali, scaricare la responsabilità su prestazioni sociali come le pensioni di reversibilità”.
La presa di posizione del sottosegretario Durigon
Modifiche all’attuale meccanismo delle pensioni di reversibilità non sarebbero all’attenzione del Governo. Il sottosegretario al Ministero del Lavoro, Claudio Durigon, in un’intervista al Messaggero ha precisato che l’ipotesi di far slittare il versamento della pensione di reversibilità al superstite al raggiungimento dell’età pensionabile non è stata contemplata. “Stiamo invece valutando se sulle pensioni sociali è possibile cambiare il criterio di scelta e introdurre l’Isee”, ha precisato.
