Il Presidente di Itinerari previdenziali, Alberto Brambilla, ha affrontato il tema delle pensioni e dell’invecchiamento progressivo della popolazione in un articolo pubblicato sul Corriere della sera. Oggi la popolazione over 64enne si attesta sui 13,5 milioni, mentre nel 2050 si arriverà a 20 milioni. Brambilla ha osservato che se gli italiani stanno progressivamente invecchiando, lo stesso vale per la forza lavoro. Con l’aumento della popolazione anziana ci sarà un conseguente aumento delle spese per la sanità e la non autosufficienza. Per quanto riguarda la spesa pensionistica, essa sarà tenuta sotto controllo dall’adeguamento dell’età di pensionabile all’aspettativa di vita e dalla revisione biennale dei coefficienti di trasformazione. Il vero problema per Brambilla consiste nei cambiamenti da apportare al lavoro delle persone anziane e nelle modalità da introdurre per consentire una certa flessibilità in uscita.
Pensioni e flessibilità in uscita: le possibili soluzioni.
Secondo Brambilla il lavoro dovrà essere organizzato per classi d’età, ad esempio riducendo l’apporto psicofisico del lavoratori over 50 e massimizzando il contributo dell’esperienza nel settore. Per quanto riguarda la flessibilità in uscita, invece, andrebbero introdotti provvedimenti dal carattere universale, non discrezionale. A giudizio del Presidente di Itinerari previdenziali per realizzare un progetto valido di flessibilità in uscita bisognerebbe consentire l’accesso alla quiescenza a partire dai 63/64 anni d’età, indicizzati all’aspettativa di vita fino ai 71, in accordo alla legge Dini ed a tutti i sistemi contributivi.
Brambilla ha individuato diversi strumenti utili per uscire in maniera flessibile dal mondo del lavoro. Innanzitutto si può utilizzare lo strumento dell’isopensione che consente un anticipo di 4 anni per i dipendenti di aziende con più di 15 impiegati, a seguito di accordi sottoscritti dall’azienda con le organizzazioni sindacali. Un altro strumento per l’uscita anticipata sono i fondi di solidarietà, previsti a seguito di accordi sindacali in caso di esuberi o riduzioni di personale a lavoratori cui mancano 7 anni per la maturazione dei requisiti utili al pensionamento. Nell’elenco stilato da Brambilla vi sono anche l’Ape volontario o aziendale, il part time agevolato e la Rita.