Papa Francesco Udienza generale: “Siamo tutti fratelli e dobbiamo fare l’ospitalità l’un l’altro”

L'Udienza generale di Papa Francesco che si è tenuta oggi, mercoledì 22 gennaio 2020. L'argomento al centro della catechesi di oggi è l'ospitalità.

Papa Francesco: Udienza generale di oggi, 26 giugno 2019

Oggi 22 gennaio 2020 si è tenuta la consueta Udienza Generale del mercoledì di Papa Francesco. La catechesi di oggi è stata dedicata alla Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani. Il tema di quest’anno è quello dell’ospitalità. Il Pontefice ha ricordato l’episodio del naufragio di San Paolo e dei suoi compagni e del trattamento che fu riservato loro dalle comunità di Malta e Gozo.

“Ripartiamo dunque dall’esperienza drammatica di quel naufragio. La nave su cui viaggia Paolo è in balia degli elementi. Da quattordici giorni sono in mare, alla deriva, e poiché né il sole né le stelle sono visibili, i viaggiatori si sentono disorientati, persi. Sotto di loro il mare s’infrange violento contro la nave ed essi temono che quella si spezzi sotto la forza delle onde. Dall’alto sono sferzati dal vento e dalla pioggia”, è la descrizione del Papa degli attimi precedenti al naufragio.

La fede di Paolo e la salvezza

Riferendosi a Poalo, il Pontefice ha proseguito: “La fede gli dice che la sua vita è nelle mani di Dio, che ha risuscitato Gesù dai morti, e che ha chiamato lui, Paolo, per portare il Vangelo sino ai confini della terra. La sua fede gli dice anche che Dio, secondo quanto Gesù ha rivelato, è Padre amorevole. Perciò Paolo si rivolge ai compagni di viaggio e, ispirato dalla fede, annuncia loro che Dio non permetterà che un capello del loro capo vada perduto. Questa profezia si avvera quando la nave si arena sulla costa di Malta e tutti i passeggeri raggiungono sani e salvi la terra ferma.

Un’esperienza di “rara umanità”

I naufraghi, “in contrasto con la brutale violenza del mare in tempesta, ricevono la testimonianza della “rara umanità” degli abitanti dell’isola. Questa gente, per loro straniera, si mostra attenta ai loro bisogni. Accendono un fuoco perché si riscaldino, offrono loro riparo dalla pioggia e del cibo”, ha aggiunto il Santo Padre, specificando: “L’ospitalità degli isolani maltesi è ripagata dai miracoli di guarigione che Dio opera attraverso Paolo sull’isola. Quindi, se la gente di Malta fu un segno della Provvidenza di Dio per l’Apostolo, anche lui fu testimone dell’amore misericordioso di Dio per loro.

“L’ospitalità è importante”

Per Papa Francesco: “L’ospitalità è importante ed è pure un’importante virtù ecumenica. Anzitutto significa riconoscere che gli altri cristiani sono veramente nostri fratelli e nostre sorelle in Cristo”. ” Siamo fratelli, siamo tutti fratelli e dobbiamo fare l’ospitalità l’un l’altro”, ha sottolineato il Santo Padre.

“Lavorare insieme per vivere l’ospitalità ecumenica, in particolare verso coloro la cui vita è più vulnerabile, ci renderà tutti noi cristiani – protestanti, ortodossi, cattolici, tutti i cristiani –  esseri umani migliori, discepoli migliori e un popolo cristiano più unito. Ci avvicinerà ulteriormente all’unità, che è la volontà di Dio per noi“, ha concluso il Pontefice.

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