Papa Francesco: offre uno spettacolo al circo ad oltre 2000 poveri!

La notizia dello spettacolo riservato ai poveri dal Circo Medrano è stata data tramite Elemosiniera Apostolica. L'Enpa contesta iniziativa del Papa.

Papa Francesco: offre uno spettacolo al circo ad oltre 2000 poveri

La notizia dello spettacolo riservato ai poveri dal Circo Medrano è stata data tramite Elemosiniera Apostolica: «Nel pomeriggio di giovedì 11 gennaio, papa Francesco invita i poveri, i senzatetto, i profughi, un gruppo di carcerati, le persone e famiglie più bisognose, insieme ai loro volontari, a partecipare ad uno spettacolo circense». Infatti, il Circo Medrano ha messo a disposizione tutti i 2.100 posti del grande tendone per questo evento di carità che la famiglia Casartelli e l’imprenditore Fabrizio Grandi hanno voluto chiamare «Circo Solidarieta» per i poveri del Papa. Qunado lo spettacolo terminerà, verrà offerto un sacchetto per una «cena al secco».

L’Enpa contesta iniziativa del Papa.

L’Enpa, ha sottolineato che il circo sia «un luogo di sofferenza in cui altre creature vengono sfruttate», ed ha lanciato un appello a Papa Francesco: «rivolga il suo sguardo misericordioso e caritatevole ai nostri fratelli più piccoli». La presidente dell’Enpa, Carla Rocchi scrive: «La stragrande maggioranza delle persone e dei fedeli ritengono che l’amore per gli animali non debba essere sacrificato all’amore per il prossimo, ma al contrario faccia parte di un armonioso sentire, come oltre sette secoli fa insegnava al mondo il Santo di cui Ella ha scelto di portare il nome». Aggiunge: «Ci chiediamo con stupore, Santità, come il Suo Magistero possa coniugarsi con la costante, ripetuta e mai superata disattenzione che la Cattedra di Pietro riserva agli animali».

Continua: «Ne è testimonianza nel tempo l’attenzione dedicata ai circensi pure essendo note le condizioni di disagio, dovute alla innaturale condizione di detenzione e allo sfruttamento, quando non al maltrattamento in cui gli animali vengono costretti ad esibirsi». Conclude la Rocchi: «Ella rappresenta per il mondo un riferimento di sensibilità ecumenica che non può non comprendere tutte le creature che con noi abitano la terra. Abbia anche per queste creature la pietas che Francesco propose al mondo in tempi ben più bui di quelli attuali».

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