Papa Francesco: l’Angelus di oggi domenica 29 marzo 2020

Oggi domenica 29 marzo 2020 si terrà l’Angelus recitato da Papa Francesco dalla Sala della Biblioteca del Palazzo Apostolico in Vaticano.

Papa Francesco: Angelus e Santa Messa di Pasqua di domenica 12 aprile 2020

Papa Francesco oggi celebrerà l’Angelus di domenica 29 marzo 2020 dalla Sala della Biblioteca di Palazzo Apostolico, come nelle ultime settimane dopo l’emanazione disposizioni per il contenimento della diffusione del Coronavirus. Come di consueto il programma A sua immagine darà spazio alle 12 all’Angelus del Pontefice. È incessante il pensiero del Pontefice verso chi soffre a causa della pandemia provocata dal diffondersi del Coronavirus.

Gli ospiti e i temi della puntata di A sua immagine di domenica 29 marzo 2020.

Nella puntata di “A Sua Immagine” di domenica 29 marzo, in onda su Rai 1 alle 10.30, ospiti in collegamento di Lorena Bianchetti saranno invece: da Torino don Luigi Ciotti, da Napoli don Maurizio Patriciello e da Padova don Marco Pozza. Con loro la conduttrice ripercorrerà i momenti più significativi della settimana di preghiera di Papa Francesco e tutti gli interventi della Chiesa italiana che è sempre materialmente al fianco dei più bisognosi e sofferenti.

La Santa Messa da dalla Cappella “Gesù Buon Pastore” della Conferenza Episcopale Italiana in Roma e l’angelus di Papa Francesco.

Alle 10.55 la linea passerà alla Santa Messa, trasmessa dalla Cappella “Gesù Buon Pastore” della Conferenza Episcopale Italiana in Roma, con il commento sarà di Orazio Coclite. Alle 12.00, infine, come ogni domenica, l’Angelus recitato da Papa Francesco dalla Sala della Biblioteca del Palazzo Apostolico in Vaticano.

Ci spiega il Pontefice: “Il Vangelo di questa quinta domenica di Quaresima è quello della risurrezione di Lazzaro che era fratello di Marta e Maria; erano molto amici di Gesù. Quando Lui arriva a Betania, Lazzaro è morto già da quattro giorni; Marta corre incontro al Maestro e gli dice: «Se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto!» . Gesù le risponde: «Tuo fratello risorgerà»; e aggiunge: «Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore vivrà». Gesù si fa vedere come il Signore della vita, Colui che è capace di dare la vita anche ai morti. Poi arrivano Maria e altre persone, tutti in lacrime, e allora Gesù si commosse profondamente e […] scoppiò in pianto». Con questo turbamento nel cuore, va alla tomba, ringrazia il Padre che sempre lo ascolta, fa aprire il sepolcro e grida forte: «Lazzaro, vieni fuori!». E Lazzaro esce con «i piedi e le mani legati con bende, e il viso avvolto da un sudario».

Qui tocchiamo con mano che Dio è vita e dona vita, ma si fa carico del dramma della morte. Gesù avrebbe potuto evitare la morte dell’amico Lazzaro, ma ha voluto fare suo il nostro dolore per la morte delle persone care, e soprattutto ha voluto mostrare il dominio di Dio sulla morte. In questo passo del Vangelo vediamo che la fede dell’uomo e l’onnipotenza di Dio, dell’amore di Dio si cercano e infine si incontrano. È come una doppia strada: la fede dell’uomo e l’onnipotenza dell’amore di Dio che si cercano e alla fine si incontrano. Anche oggi Gesù ci ripete: “Togliete la pietra”. Dio non ci ha creati per la tomba, ci ha creati per la vita, bella, buona, gioiosa. Ma «la morte è entrata nel mondo per invidia del diavolo», dice il Libro della Sapienza, e Gesù Cristo è venuto a liberarci dai suoi lacci.

Dunque, siamo chiamati a togliere le pietre di tutto ciò che sa di morte: ad esempio, l’ipocrisia con cui si vive la fede, è morte; la critica distruttiva verso gli altri, è morte; l’offesa, la calunnia, è morte; l’emarginazione del povero, è morte. Il Signore ci chiede di togliere queste pietre dal cuore, e la vita allora fiorirà ancora intorno a noi. Cristo vive, e chi lo accoglie e aderisce a Lui entra in contatto con la vita. Senza Cristo, o al di fuori di Cristo, non solo non è presente la vita, ma si ricade nella morte. La risurrezione di Lazzaro è segno anche della rigenerazione che si attua nel credente mediante il Battesimo, con il pieno inserimento nel Mistero Pasquale di Cristo. Per l’azione e la forza dello Spirito Santo, il cristiano è una persona che cammina nella vita come una nuova creatura: una creatura per la vita e che va verso la vita”.

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