Papa Francesco anche oggi domenica 21 luglio celebra l’Angelus. Dopo la Santa Messa, trasmessa dalla Concattedrale di Bagnoregio (Viterbo), e la rubrica “Verso il Giubileo”, una guida verso l’Anno Santo, e alle 12.00, come ogni domenica. Lo spazio è per l’Angelus recitato da Papa Francesco in Piazza San Pietro, momento molto atteso da migliaia di fedeli.
Il Vangelo nel commento dell’Angelus di oggi di Papa Francesco
Narra il Vangelo di oggi che in quel tempo, gli apostoli si riunirono attorno a Gesù e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e quello che avevano insegnato. Ed egli disse loro: «Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto, e riposatevi un po’». Erano infatti molti quelli che andavano e venivano e non avevano neanche il tempo di mangiare. Allora andarono con la barca verso un luogo deserto, in disparte. Molti però li videro partire e capirono, e da tutte le città accorsero là a piedi e li precedettero. Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, ebbe compassione di loro, perché erano come pecore che non hanno pastore, e si mise a insegnare loro molte cose.
Fare attenzione alla dittatura del fare
Da una parte, quindi, sottolinea il Pontefice, l’invito a riposare e dall’altra la compassione di Gesù per la folla. Gesù si preoccupa della stanchezza degli apostoli, di un pericolo che può riguardare anche la nostra vita, il nostro apostolato quando ad esempio l’entusiasmo nel portare avanti il lavoro e la missione, ed i compiti che ci sono affidati ci rendono vittime dell’attivismo. Questo è una cosa brutta perchè siamo troppo preoccupati della cosa da fare e del risultato.
Rischiamo di perdere di vista l’essenziale e di esaurire le nostre energie, e di cadere nella stanchezza del corpo e dello spirito. Stiamo attenti alla dittatura del fare. Il riposo proposto da Gesù non è una fuga dal mondo. Questo può succedere per necessità anche nelle famiglie quando il papà è costretto ad assentarsi per il lavoro e sacrificare tempo alla famiglia, questa è un’ingiustizia sociale, le famiglie devono avere il tempo da condividere con i figli, pensiamo a cosa possiamo fare.
Riposo e compassione vanno di pari passo
Riposo e compassione sono legate. Solo se impariamo a riposare possiamo avere compassione. Riusciamo ad avere uno sguardo compassionevole nei confronti degli altri solo se il nostro cuore non è consumato dall’ansia del fare, se sappiamo fermarci e nel silenzio dell’adorazione ricevere la Grazia di Dio.