Papa Francesco, l’Angelus di oggi, domenica 2 settembre 2018

Oggi, domenica 2 settembre 2018, Papa Francesco recita l’Angelus in Piazza San Pietro. Scopriamo quali sono le sue parole.

Papa Francesco, l'Udienza Generale del 10 ottobre 2018

Oggi, domenica 2 settembre 2018, Papa Francesco recita l’Angelus in Piazza San Pietro. Il Santo Padre oggi ha ripreso il brano odierno del Vangelo di Marco, e ha spiegato come Gesù abbia affrontato il tema dell’autenticità della nostra obbedienza alla Parola di Dio. Questa deve, infatti, essere depurata da ogni contaminazione mondana o formalismo legalistico.

Le parole di Papa Francesco di oggi, 2 settembre 2018.

Nel brano odierno del Vangelo, gli scribi e i farisei accusano i discepoli di non seguire i precetti rituali secondo le tradizioni. Il Papa ha narrato che Gesù replica loro dicendo: “Bene ha profetato Isaia di voi, ipocriti, come sta scritto: ‘Questo popolo mi onora con le labbra, ma il suo cuore è lontano da me. Invano mi rendono culto, insegnando dottrine che sono precetti di uomini’. Così dice Gesù. Parole chiare e forti! Ipocrita è, per così dire, uno degli aggettivi più forti che Gesù usa nel Vangelo e lo pronuncia rivolgendosi ai maestri della religione: dottori della legge, scribi. Gesù infatti vuole scuotere gli scribi e i farisei dall’errore in cui sono caduti, e qual è questo errore? Quello di stravolgere la volontà di Dio, trascurando i suoi comandamenti per osservare le tradizioni umane. La reazione di Gesù è severa perché grande è la posta in gioco: si tratta della verità del rapporto tra l’uomo e Dio, dell’autenticità della vita religiosa. L’ipocrita è un bugiardo, non è autentico”

Il Papa ci invita a praticare la carità verso il prossimo bisognoso: Dio si prende cura di queste persone, e chiede a noi di fare altrettanto.

Papa Francesco, le parole durante la Giornata di preghiera per la cura del creato.

Nella giornata di ieri il Papa ha tenuto un importante incontro per la Giornata di preghiera per la cura del creato. Il Santo Padre ha invitato tutti a ringraziare per le risorse che abbiamo a disposizione, e ci ha invitato a riflettere: l’economia deve servire all’uomo ma non deve derubarlo delle sue risorse.

Il Papa ha parlato del nostro bene primario: l’acqua. “Il corpo umano”, ha ricordato il Papa, “è composto per la maggior parte di acqua; e molte civiltà, nella storia, sono sorte in prossimità di grandi corsi d’acqua che ne hanno segnato l’identità. Per noi cristiani, l’acqua rappresenta un elemento essenziale di purificazione e di vita. Il pensiero va subito al Battesimo, sacramento della nostra rinascita. L’acqua santificata dallo Spirito è la materia per mezzo della quale Dio ci ha vivificati e rinnovati, è la fonte benedetta di una vita che più non muore”.

Il Papa ha spiegato come ogni giorno tutti dobbiamo impegnarci per custodire questo bene fondamentale: “Non possiamo permettere che i mari e gli oceani si riempiano di distese inerti di plastica galleggiante. Anche per questa emergenza siamo chiamati a impegnarci, con mentalità attiva, pregando come se tutto dipendesse dalla Provvidenza divina e operando come se tutto dipendesse da noi”.

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