Papa Francesco, l’Angelus di oggi domenica 1 luglio 2018 in Piazza San Pietro! I due miracoli di Gesù

Oggi domenica 1 luglio 2018 Papa Francesco celebrerà l'Angelus in Piazza San Pietro, trasmesso in diretta all'interno del programma a Sua immagine.

Papa Francesco, oggi la Messa a Loreto e l'incontro con i malati nella basilica e i fedeli sul sagrato!

Nella puntata di “A Sua Immagine” di oggi domenica 1 luglio alle 10.30 su Rai1, è andata in onda la Santa Messa e l’angelus di Papa Francesco, e si scopriranno le ultime tendenze del mercato editoriale e i nuovi gusti dei lettori. Si parlerà dei capolavori e dei valori, in particolare quelli spirituali, che i libri possono trasmettere. Spazio a consigli di lettura ed ai problemi legati alla letteratura dell’era del web e degli smartphone.

A sua immagine, gli ospiti e i temi della puntata di oggi domenica 1 luglio 2018.

Al centro della puntata ci sarà la storia di personaggi la cui passione per i libri ha cambiato loro la vita: lo scrittore Daniele Mencarelli – un tempo uomo delle pulizie in un ospedale e oggi affermato poeta; la blogger e traduttrice di Chesterton Annalista Teggi, e don Luigi Verdi, fondatore della “Comunità di Romena”, che recentemente ha scritto un libro a quattro mani con Maurizio Maggiani, Premio Strega 2005, ospiti in studio con Lorena Bianchetti.

Spazio alle avventure letterarie dell’attrice torinese Chiara Trevisan che nei weekend gira per la città leggendo frammenti letterari ai passanti, e l’originale book-crossing dei “libri in frigorifero” che resiste in quel di Elmas, in provincia di Cagliari. Il tema della puntata sarà, insomma, riscoprire il piacere e la bellezza del leggere e dello scrivere.

La Santa Messa dal Santuario della Divina Misericordia di Pescara e l‘Angelus di oggi domenica 1 luglio 2018 in Piazza San Pietro.

Oggi la Santa Messa viena trasmessa dal Santuario della Divina Misericordia di Pescara, regia Simone Chiappetta e commento Orazio Coclite. Alle 12.00 è stato celebrato l’Angelus recitato da Papa Francesco in piazza San Pietro.

Il miracolo di Gesù compiuto nei confronti della figlia di Giairo.

Ci spiega il Papa: «Il Vangelo di oggi ci presenta due prodigi di Dio, descrivendoli quasi come una marcia trionfale di Gesù verso la vita. Dapprima l’Evangelista narra di un certo Giairo, uno dei capi della sinagoga, che viene da Gesù e lo supplica di andare a casa sua perché la figlia di dodici anni sta morendo. Gesù accetta e va con lui; ma, lungo la strada, giunge la notizia che la ragazza è morta. Possiamo immaginare la reazione di quel papà. Gesù però gli dice: “Non temere, soltanto abbi fede!”.

Arrivati a casa di Giairo, Gesù fa uscire la gente che piangeva – c’erano anche le donne prefiche che urlavano forte – ed entra nella stanza solo coi genitori e i tre discepoli, e rivolgendosi alla defunta dice: “Fanciulla, io ti dico: alzati!”. E subito la ragazza si alza, come svegliandosi da un sonno profondo».

Il miracolo di Gesù nei confronti di una donna che soffriva di emorragie.

Spiega il Pontefice: “Dentro il racconto di questo miracolo, Marco ne inserisce un altro: la guarigione di una donna che soffriva di emorragie e viene sanata appena tocca il mantello di Gesù. Qui colpisce il fatto che la fede di questa donna attira – a me viene voglia di dire “ruba” – la potenza salvifica divina che c’è in Cristo, il quale, sentendo che una forza «era uscita da lui», cerca di capire chi sia stato. E quando la donna, con tanta vergogna, si fa avanti e confessa tutto, Lui le dice: “Figlia, la tua fede ti ha salvata”.

Il significato profondo dei due miracoli compiuti da Gesù.

Papa Francesco sottolinea:” Si tratta di due racconti ad incastro, con un unico centro: la fede; e mostrano Gesù come sorgente di vita, come Colui che ridona la vita a chi si fida pienamente di Lui. I due protagonisti, cioè il padre della fanciulla e la donna malata, non sono discepoli di Gesù eppure vengono esauditi per la loro fede. Hanno fede in quell’uomo.

Da questo comprendiamo che sulla strada del Signore sono ammessi tutti: nessuno deve sentirsi un intruso, un abusivo o un non avente diritto. Per avere accesso al suo cuore, al cuore di Gesù, c’è un solo requisito: sentirsi bisognosi di guarigione e affidarsi a Lui. Io vi domando: ognuno di voi si sente bisognoso di guarigione? Di qualche cosa, di qualche peccato, di qualche problema? E, se sente questo, ha fede in Gesù?

Sono i due requisiti per essere guariti, per avere accesso al suo cuore: sentirsi bisognosi di guarigione e affidarsi a Lui. Gesù va a scoprire queste persone tra la folla e le toglie dall’anonimato, le libera dalla paura di vivere e di osare. Lo fa con uno sguardo e con una parola che li rimette in cammino dopo tante sofferenze e umiliazioni. Anche noi siamo chiamati a imparare e a imitare queste parole che liberano e questi sguardi che restituiscono, a chi ne è privo, la voglia di vivere.

In questa pagina evangelica si intrecciano i temi della fede e della vita nuova che Gesù è venuto ad offrire a tutti. Entrato nella casa dove giace morta la fanciulla, Egli caccia fuori quelli che si agitano e fanno lamento e dice: “La bambina non è morta, dorme”. Gesù è il Signore, e davanti a Lui la morte fisica è come un sonno: non c’è motivo di disperarsi. Un’altra è la morte di cui avere paura: quella del cuore indurito dal male! Di quella sì, dobbiamo avere paura!

Quando noi sentiamo di avere il cuore indurito, il cuore che si indurisce e, mi permetto la parola, il cuore mummificato, dobbiamo avere paura di questo. Questa è la morte del cuore. Ma anche il peccato, anche il cuore mummificato, per Gesù non è mai l’ultima parola, perché Lui ci ha portato l’infinita misericordia del Padre. E anche se siamo caduti in basso, la sua voce tenera e forte ci raggiunge: «Io ti dico: alzati!». E’ bello sentire quella parola di Gesù rivolta a ognuno di noi: “Io ti dico: alzati! Vai. Alzati, coraggio, alzati!”. E Gesù ridà la vita alla fanciulla e ridà la vita alla donna guarita: vita e fede ad ambedue».

La parole pronunciate da Papa Francesco durante la solennità di San Pietro e Paolo.

Pochi giorni fa Papa Francesco, commentando le letture del giorno, all’Angelus in Piazza San Pietro per la solennità dei santi Pietro e Paolo, ha così ribadito: “Gesù è il Figlio di Dio: perciò perennemente vivo Lui come eternamente vivo il Padre suo.

Questa è la novità che la grazia accende nel cuore di chi si apre al mistero di Gesù: la certezza non matematica, ma ancora più forte, interiore, di aver incontrato la Sorgente della Vita, la Vita stessa fatta carne, visibile e tangibile in mezzo a noi“. Secondo il Pontefice, “questa è l’esperienza del cristiano, e non merito suo, non merito di noi cristiani, ma viene da Dio, Padre e Figlio e Spirito Santo”.

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