Papa Francesco oggi ha celebrato l’Angelus in Piazza San Pietro, trasmesso in diretta su Rai 1 all’interno del programma religioso A Sua immagine. Il Pontefice nell’Angelus ci ha spiegato chi sono i Profeti oggi: “Gesù dice che chi accoglie un profeta perchè è un profeta avrà la ricompensa dal profeta…tre volte la parola profeta. Ma chi è il profeta? C’è chi lo immagina come una sorta di mago che predice il futuro, ma questa è un’idea superstiziosa. Il Cristiano non crede alla superstizione, come la magia, le carte, gli oroscopi, o cose simili…Altri dipingono il profeta solo come un personaggio del passato, esistito prima di Cristo”.
Profeta è colui che indica agli altri Gesù!
Prosegue il Pontefice: “Eppure oggi stesso Gesù parla del bisogno di accogliere i profeti! Dunque essi esistono ancora. Ma chi sono? Chi sono i profeti?…Fratelli e sorelle, profeta è ciascuno di noi, infatti con il Battesimo abbiamo ricevuto il dono e la missione della Profezia. Profeta è chiunque che in forza del battesimo aiuta gli altri ad essere nel presente sotto l’azione dello Spirito santo!…in altre parole il profeta è colui che indica agli altri Gesù, che lo testimonia, che aiuta a vivere l’oggi ed a costruire il domani secondo i suoi disegni!”.
Mettersi in ascolto degli altri con il desiderio di comprendersi!
Continua Papa Francesco: “Tutti siamo profeti, testimoni di Gesù, perchè la forza del Vangelo risplenda nella vita quotidiana, familiare e sociale”. Allora noi possiamo chiederci se noi che siamo stati eletti come profeti viviamo come testimoni di Gesù, e se portiamo un pò della sua luce nella vita di qualcuno“. Il pontefice ribadisce che è importante accoglierci tra noi, come profeti e testimoni di Gesù, ognuno secondo il suo stato e la sua vocazione, in famiglia, nelle parrocchie e nella comunità religiose e sociali, favorire un clima in cui ci si accoglie e ci si ascolta a vicenda, ed in cui ci si senta valorizzati ed accettati come doni per quello che siamo! Ribadisce il Papa in chiusura dell’Angelus odierno: “Quanti conflitti si potrebbero evitare mettendosi in ascolto degli altri con il sincero desiderio di comprendersi. Chiediamoci infine: Io sono accogliere i fratelli e le sorelle come doni profetici? Credo che ho bisogno di loro? Li ascolto con rispetto…Ciascuno di noi ha bisogno degli altri”.
La Santa Messa dalla Basilica Santuario Sant’Antonio di Messina. !
Ospiti di Lorena Bianchetti di oggi a Sua immagine, per la puntata dedicata agli oratori e la loro importanza oggi, sono stati don Riccardo Pascolini, responsabile degli oratori dell’Umbria, lo psicologo dell’età infantile Ezio Aceti, e Silvia Staforte, animatrice della parrocchia romana di San Bonaventura. Alle 10.55 la Santa Messa è stata trasmessa dalla Basilica Santuario Sant’Antonio di Messina.
Il Vangelo di oggi, domenica 2 luglio 2023!
Scopriamo insieme il vangelo odierno, di Matteo Mt 10,37-42, che recita: “In quel tempo, Gesù disse ai suoi apostoli: “Chi ama padre o madre più di me non è degno di me; chi ama figlio o figlia più di me non è degno di me; chi non prende la propria croce e non mi segue, non è degno di me. Chi avrà tenuto per sé la propria vita, la perderà, e chi avrà perduto la propria vita per causa mia, la troverà. Chi accoglie voi accoglie me, e chi accoglie me accoglie colui che mi ha mandato. Chi accoglie un profeta perché è un profeta, avrà la ricompensa del profeta, e chi accoglie un giusto perché è un giusto, avrà la ricompensa del giusto. Chi avrà dato da bere anche un solo bicchiere d’acqua fresca a uno di questi piccoli perché è un discepolo, in verità io vi dico: non perderà la sua ricompensa“.
Il commento di Papa Francesco al Vangelo di Matteo!
In una delle omelie di commento di questo passo del vangelo, degli scorsi anni, il Pontefice ha sottolineato che “Gesù non intende di certo sottovalutare l’amore per i genitori e i figli, ma sa che i legami di parentela, se sono messi al primo posto, possono deviare dal vero bene...Quando invece l’amore verso i genitori e i figli è animato e purificato dall’amore del Signore, allora diventa pienamente fecondo e produce frutti di bene nella famiglia stessa e molto al di là di essa”.