Papa Francesco: l’Angelus dell’8 marzo 2020 in streaming e non più in Piazza San Pietro

Oggi domenica 8 marzo 2020 il Pontefice celebrerà l'Angelus dalla Biblioteca del Palazzo Apostolico, trasmesso in streaming da Vatican News.

Papa Francesco: Angelus e Santa Messa di Pasqua di domenica 12 aprile 2020

Oggi domenica 8 marzo 2020 il Pontefice celebrerà l’Angelus. Il Vaticano conferma la notizia che l’Angelus sarà trasmesso in streaming da Vatican News e sugli schermi in piazza San Pietro. Il Vaticano ha evidenziato che la preghiera dell’Angelus del Santo Padre di oggi avverrà dalla Biblioteca del Palazzo Apostolico e non in piazza, dalla finestra. La preghiera sarà distribuita anche ai media che ne faranno richiesta, in modo da consentire la partecipazione dei fedeli. Ha sottolineato il Vaticano: “Tali scelte si rendono necessarie per evitare rischi di diffusione del Covid-19 dovuti ad assembramenti nel corso dei controlli di sicurezza per l’accesso alla piazza, come richiesto anche dalle autorità italiane“.

I temi e gli ospiti del programma a Sua immagine della puntata di domenica 8 marzo 2020.

Sicuramente oggi in studio A sua immagine si parlerà di questi provvedimenti. Inoltre, in occasione della giornata internazionale della donna proporrà un lungo approfondimento sull’universo femminile, la sua spiritualità e le capacità inventive e professionali di donne che hanno conquistato un ruolo importante nella nostra società. Spesso sono vittime di episodi di brutale violenza. In studio con Lorena Bianchetti, Chiara Gambino, fondatrice dell’Associazione Donna e politiche Familiari, e suor Gabriella Bottani, impegnata in prima linea contro alla tratta degli esseri umani.

Ospite della puntata di domani dedicata all’8 marzo la preside dell’Istituto comprensivo Ilaria Alpi-Carlo Levi di Scampia (Napoli) Rosalba Rotondo, a cui è stata riconosciuta l’onorificenza al merito della Repubblica Italiana, per la dedizione alla formazione delle giovani generazioni, e per la sua battaglia a tutela del diritto allo studio e della piena inclusione delle minoranze.

La Santa Messa dalla Basilica dei Santi Quattro Coronati in Roma e l’Angelus in Piazza San Pietro.

Alle 10.55, la linea passerà alla Santa Messa, trasmessa dalla Basilica dei Santi Quattro Coronati in Roma. Vedremo se all’interno del programma A sua immagine verrà comunque trasmesso qualche stralcio dell’Angelus, visibile in diretta streaming su Vatican News.

Sottolinea il Papa nell’Angelus di oggi: «Cari fratelli e sorelle, buongiorno! È un po’ strana questa preghiera dell’Angelus di oggi, con il Papa “ingabbiato” nella biblioteca, ma io vi vedo, vi sono vicino. E vorrei incominciare anche ringraziando quel gruppo [presente in Piazza] che manifesta e lotta “Per i dimenticati di Idlib”. Grazie! Grazie per quello che fate. Ma questo modo di oggi di pregare l’Angelus lo facciamo per compiere le disposizioni preventive, così da evitare piccoli affollamenti di gente, che possono favorire la trasmissione del virus. Il Vangelo di questa seconda domenica di Quaresima ci presenta il racconto della Trasfigurazione di Gesù. Egli prende con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e sale su un monte alto, simbolo della vicinanza con Dio, per aprirli ad una comprensione più piena del mistero della sua persona, che dovrà soffrire, morire e poi risorgere. Infatti, Gesù aveva iniziato a parlare loro delle sofferenze, della morte e della risurrezione che lo attendevano, ma essi non potevano accettare quella prospettiva. Per questo, giunti in cima al monte, Gesù si immerge in preghiera e si trasfigura davanti ai tre discepoli: «il suo volto – dice il Vangelo – brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce».

Attraverso l’evento meraviglioso della Trasfigurazione, i tre discepoli sono chiamati a riconoscere in Gesù il Figlio di Dio splendente di gloria. Essi avanzano così nella conoscenza del loro Maestro, rendendosi conto che l’aspetto umano non esprime tutta la sua realtà; ai loro occhi è rivelata la dimensione ultraterrena e divina di Gesù. E dall’alto risuona una voce che dice: «Questi è il Figlio mio, l’amato […]. Ascoltatelo». È il Padre celeste che conferma l’“investitura” – chiamiamola così – di Gesù già fatta nel giorno del battesimo al Giordano e invita i discepoli ad ascoltarlo e seguirlo. Va sottolineato che, in mezzo al gruppo dei Dodici, Gesù sceglie di portare con sé sul monte Pietro, Giacomo e Giovanni. Riserva a loro il privilegio di assistere alla trasfigurazione. Ma perché fa questa elezione di questi tre? Perché sono i più santi? No. Eppure Pietro, nell’ora della prova, lo rinnegherà; e i due fratelli Giacomo e Giovanni chiederanno di avere i primi posti nel suo regno. Gesù però non sceglie secondo i nostri criteri, ma secondo il suo disegno di amore. L’amore di Gesù non ha misura: è amore, e Lui sceglie con quel disegno di amore. Si tratta di una scelta gratuita, incondizionata, un’iniziativa libera, un’amicizia divina che non chiede nulla in cambio. E come chiamò quei tre discepoli, così anche oggi chiama alcuni a stargli vicino, per poter testimoniare. Essere testimoni di Gesù è un dono che non abbiamo meritato: ci sentiamo inadeguati, ma non possiamo tirarci indietro con la scusa della nostra incapacità.

Noi non siamo stati sul monte Tabor, non abbiamo visto con i nostri occhi il volto di Gesù brillare come il sole. Tuttavia, a noi pure è stata consegnata la Parola di salvezza, è stata donata la fede e abbiamo sperimentato, in forme diverse, la gioia dell’incontro con Gesù. Anche a noi Gesù dice: Alzatevi e non temete. In questo mondo, segnato dall’egoismo e dall’avidità, la luce di Dio è offuscata dalle preoccupazioni del quotidiano. Diciamo spesso: non ho tempo per pregare, non sono capace di svolgere un servizio in parrocchia, di rispondere alle richieste degli altri… Ma non dobbiamo dimenticare che il Battesimo che abbiamo ricevuto ci ha fatto testimoni, non per nostra capacità, ma per il dono dello Spirito».

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