Papa Francesco, l’Angelus: “Nella Quaresima siamo chiamati a riconoscerci peccatori e chiedere perdono a Dio”

Oggi domenica 7 aprile 2019 Papa Francesco ha celebrato l'Angelus in Piazza San Pietro, trasmesso in diretta su Rai 1 nel programma A sua immagine.

San Pietro e Paolo, oggi 29 giugno 2019: l'Angelus di Papa Francesco e le celebrazioni a Roma

Nella giornata di oggi domenica 7 aprile 2019 a due settimane dalla Santa Pasqua, Papa Francesco ha celebrato l’Angelus in Piazza San Pietro, trasmesso in diretta su Rai 1 nel programma A sua immagine, che torna con una puntata dedicata alla riconciliazione. La cronaca ci parla spesso di comportamenti distruttivi verso gli altri e la natura. Come ritrovare se stessi, la comunione con gli altri. Un cammino di vera conversione è il centro delle riflessioni di Papa Francesco sulla Quaresima e l’argomento della puntata odierna. A parlarne in studio con Lorena Bianchetti, Padre Giuseppe Buffon, storico, Suor Elena Bosetti, biblista.

I temi della puntata di A sua immagine in onda oggi domenica 7 aprile 2019.

Nel corso della puntata saranno toccati vari temi, come la conversione, la confessione, il perdono e la tutela del Creato, attraverso le storie di Riccardo, da portavoce di politici e ministri a responsabile della comunicazione di Fratel Biagio Conte; di San Pio e San Leopoldo, modelli di confessori; Santa Scorese, vittima di femminicidio a 23 anni che ha perdonato il suo assassino e di Giovanni, esperto di smaltimento di rifiuti.

La Santa Messa dalla Chiesa S. Antonio di Padova in Campobasso e l’Angelus di Papa Francesco oggi in Piazza San Pietro!

Come di consueto alle 10.55 la linea passerà alla Santa Messa, sempre in diretta su Rai 1: la celebrazione eucaristica verrà trasmessa dalla Chiesa S. Antonio di Padova in Campobasso. Alle 12 ci sarà l’atteso appuntamento con l’Angelus di Papa Francesco da Piazza San Pietro.

Ci spiega il pontefice nell’Angelus di oggi: “In questa domenica di Quaresima la liturgia ci presenta l’episodio della donna adultera. In esso si contrappongono  due atteggiamenti, quello degli scribi e dei farisei da una parte e quello di Gesù dall’altra. I primi vogliono condannare la donna perché si sentono i tutori della legge e della sua fedele applicazione. Gesù, invece, vuole salvarla perché lui impersona la misericordia Di Dio, che perdonando redime e riconciliando rinnova. Vediamo dunque l’avvenimento. Mentre Gesù sta insegnando nel tempio, gli scribi e i farisei e gli portano una donna  sorpresa in adulterio, la pongono nel mezzo e chiedono a Gesù se si deve lapidarla così come prescrive la legge di Mosé. L’evangelista sottolinea che essi posero il quesito per metterlo alla prova e poterlo accusare. Si può supporre che il loro proposito fosse questo.

Il no alla lapidazione sarebbe stato un motivo per accusare Gesù di disobbedienza alla legge, il sì invece per denunciarlo all’autorità romana che aveva riservato a te le sentenze non ammetteva e linciaggi popolari. Gesù deve rispondere. Gli interlocutori di Gesù sono chiusi nelle strettoie del legalismo, vogliono rinchiudere il figlio di Dio nella prospettiva di giudizio e condanna, ma egli non è venuto al mondo per giudicare e condannare, bensì per salvare ed offrire alle persone una vita nuova. Come reagisce quindi Gesù dinanzi a questa prova? Prima di tutto rimane un po’ in silenzio e si china a scrivere col dito per terra quasi a ricordare che l’unico legislatore è Dio, che aveva scritto la legge sulla pietra.

E poi dice: “Chi di voi è senza peccato getti per primo la pietra contro di lei”. In questo modo Gesù fa appello alla coscienza di quegli uomini, loro si sentivano paladine della giustizia ma lui li richiama alla consapevolezza di uomini peccatori. Per questo motivo non possono arrogarsi il diritto di vita o di morte su un loro simile. Dice il Vangelo che a quel punto uno dopo l’altro cominciando dai più anziani se ne andarono tutti rinunciando a lapidare la donna. Questa scena invita anche ciascuno di noi a prendere coscienza che siamo peccatori e a lasciar cadere dalle nostre mani le pietre della denigrazione, della condanna, del chiacchiericcio che a volte vorremmo scagliare contro gli altri.

Alla fine rimangono solo Gesù e la donna, Sant’Agostino disse rimasero la misera e la misericordia. Gesù è l’unico senza colpa, l’unico che potrebbe scagliare la pietra contro di lei ma non lo fa perché Dio non vuole la morte del peccatore ma che si converta e viva e Gesù concede alla donna con queste parole stupende: “Va e d’ora in poi non peccare più“. Così Gesù apre davanti alle una strada nuova illuminata dalla misericordia una strada che richiede il tuo impegno di non peccare più. È un invito che vale per ognuno di noi. Gesù quando perdona apre una strada nuova per andare avanti. In questo tempo di Quaresima siamo chiamati a riconoscerci peccatori e a chiedere perdono a Dio, e del perdono e mentre Gesù ci riconcilia ci dona la pace ci fa ricominciare una storia rinnovata. Ogni vera conversione è protesa ad un futuro nuovo. Ad una vita nuova, di una vita bella da una vita libera dal peccato, una vita generoso. Non dobbiamo avere paura di chiedere perdono a Gesù perché lui ci apre la porta questa vita nuova”.

Da Piazza San Pietro, il video della recita della Preghiera dell’Angelus del 7 aprile 2019 guidata da Papa Francesco

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