Papa Francesco, l’Angelus: “La Chiesa, per seguire Gesù, è itinerante, agisce subito, in fretta, e decisa”

Oggi domenica 30 giugno 2019 il Pontefice celebrerà l'Angelus in Piazza San Pietro, che sarà trasmesso come sempre in diretta su Rai 1 alle 12.

Papa Francesco Angelus di oggi 5 marzo 2023

Papa Francesco, oggi, domenica 30 giugno 2019, celebrerà l’Angelus in Piazza San Pietro, che andrà in onda su Rai 1 nella trasmissione A sua immagine, che sarà dedicata ai cammini spirituali, un fenomeno in aumento vertiginoso negli ultimi anni. Il numero delle persone che intraprendono i cammini spirituali è in netto aumento. In studio con Lorena Bianchetti, don Giordano Goccini, parroco di Novellara esperto di cammini, Lia Giancristofaro, antropologa e Martina De Meis, una giovane pellegrina che parlerà del suo viaggio a Santiago di Compostela.

La Santa Messa dalla chiesa San Giovanni Battista in Badia Polesine (Ro) e l’Angelus di Papa Francesco di domenica 30 giugno 2019.

Alle 10:55 la linea passerà alla Santa Messa, sempre in diretta su Rai 1. La celebrazione eucaristica verrà mandata in onda dalla chiesa San Giovanni Battista in Badia Polesine (Ro). Alle 12 si trasmetterà, come ogni domenica, l’Angelus recitato da papa Francesco in piazza San Pietro. Intanto, ieri Papa Francesco ha manifestato il suo appoggio al cammino sinodale della Chiesa in Germania con una Lettera, in cui esprime il proprio apprezzamento per la Chiesa tedesca. Queste alcune delle sue parole: “Siamo tutti consapevoli di vivere non solo un’epoca di cambiamento, ma anche un cambiamento d’epoca che solleva questioni nuove e vecchie, di fronte alle quali un dibattito è giustificato e necessario”.

Papa Francesco ci spiega il Vangelo odierno nell’Angelus di domenica 30 giugno 2019: “Nel Vangelo di oggi, San Luca dà inizio al racconto dell’ultimo viaggio di Gesù verso Gerusalemme, che si chiuderà al capitolo 19. È una lunga marcia non solo geografica e spaziale, ma spirituale e teologica verso il compimento della missione del Messia. La decisione di Gesù è radicale e totale, e quanti lo seguono sono chiamati a misurarsi con essa. L’Evangelista ci presenta oggi tre personaggi che mettono in luce quanto è richiesto a chi vuole seguire Gesù fino in fondo, totalmente”. Il Papa analizza nell’Angelus odierno le tre figure ed il significato del loro percorso: “Il primo personaggio Gli promette: «Ti seguirò dovunque tu vada». Generoso! Ma Gesù risponde che il Figlio dell’uomo, a differenza delle volpi che hanno le tane e degli uccelli che hanno i nidi, «non ha dove posare il capo» …Così Gesù ha indicato a noi suoi discepoli che la nostra missione nel mondo non può essere statica, ma è itinerante. Il cristiano è un itinerante. La Chiesa per sua natura è in movimento, non se ne sta sedentaria e tranquilla nel proprio recinto. È aperta ai più vasti orizzonti, inviata – la Chiesa è inviata! –  a portare il Vangelo per le strade e raggiungere le periferie umane ed esistenziali. Questo è il primo personaggio”. Quindi la prima indicazione di Gesù è che la Chiesa deve essere in continuo movimento.

Il secondo personaggio che Gesù incontra riceve direttamente da Lui la chiamata, però risponde: «Signore, permettimi di andare prima a seppellire mio padre». È una richiesta legittima, fondata sul comandamento di onorare il padre. Tuttavia Gesù replica: «Lascia che i morti seppelliscano i loro morti». Con queste parole, volutamente provocatorie…L’urgenza di comunicare il Vangelo, che spezza la catena della morte e inaugura la vita eterna, non ammette ritardi, ma richiede prontezza e disponibilità”. Spiega Gesù che la Chiesa è itinerante, e qui la Chiesa è decisa, agisce in fretta, sul momento, senza aspettare. Papa Francesco descrive Il terzo personaggio che vuole anch’egli seguire Gesù ma a una condizione: lo farà dopo essere andato a congedarsi dai parenti. E questo si sente dire dal Maestro: «Nessuno che mette mano all’aratro e poi si volge indietro, è adatto per il regno di Dio». La sequela di Gesù esclude rimpianti e sguardi all’indietro, ma richiede la virtù della decisione.

Papa Francesco, Angelus: “Seguire Gesù è una scelta libera, fatta per amore, e non come un modo per promuovere sé stessi”!

La Chiesa, per seguire Gesù, è itinerante, agisce subito, in fretta, e decisa. Il valore di queste condizioni poste da Gesù – itineranza, prontezza e decisione – non sta in una serie di “no” detti a cose buone e importanti della vita. L’accento, piuttosto, va posto sull’obiettivo principale: diventare discepolo di Cristo!” Seguire Gesù è una scelta libera e consapevole, fatta per amore, per ricambiare la grazia inestimabile di Dio, e non fatta come un modo per promuovere sé stessi. Sottolinea il Pontefice: “Guai a coloro che pensano di seguire Gesù per promuoversi, cioè per fare carriera, per sentirsi importanti o acquisire un posto di prestigio. Gesù ci vuole appassionati di Lui e del Vangelo. Una passione del cuore che si traduce in gesti concreti di prossimità, di vicinanza ai fratelli più bisognosi di accoglienza e di cura“.

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