Papa Francesco, Angelus: “Il mondo ha bisogno di persone perseveranti nel rispondere alla vocazione cristiana”

Domenica 3 febbraio 2019 Papa Francesco celebrerà come di consueto l'Angelus in Piazza San Pietro, al cospetto di centinaia di fedeli, trasmesso su Rai 1.

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Oggi domenica 3 febbraio 2019 andrà in onda una nuova puntata di A sua immagine, con lo spazio alle 12 per l’Angelus di Papa Francesco. Domenica 3 febbraio 2019 ci celebra la 41esima Giornata per la Vita. Nella puntata di “A sua Immagine”di domenica 3 febbraio, alle 10.30, su Rai1, ne parleranno in studio con Lorena Bianchetti, la presidente del Movimento per la Vita, Marina Casini Bandini, don Vinicio Albanesi, presidente della Comunità di Capodarco e Antonella La Rosa, una mamma che ha lottato per avere un figlio.

A sua immagine puntata dedicata alla 41esima Giornata per la vita.

In trasmissione vi saranno anche altre mamme a raccontare come la speranza vince sempre, quando trionfa la vita, quella che ad alcuni è negata e ai quali c’è chi si dedica anche dopo la morte, come il medico legale Cristina Cattaneo che cerca di ricostruire la storia dei migranti morti nel Mediterraneo.

La santa messa da dalla Basilica S. Maria Incaldana in Mondragone (Ce) e l’Angelus di Papa Francesco.

Come di consueto alle 10.55, dopo il notiziario di “A Sua Immagine”con Paolo Balduzzi, la linea passerà alla Santa Messa, sempre in diretta su Rai1: la celebrazione eucaristica verrà trasmessa dalla Basilica S. Maria Incaldana in Mondragone (Ce), con la regia di Michele Totaro e il commento di Elena Bolasco. Alle 12.00 ci sarà, come ogni domenica, l’Angelus recitato da Papa Francesco in piazza San Pietro.

Papa Francesco ha fatto oggi un discorso ad una Delegazione del Consiglio Nazionale del Principato di Monaco, sottolineando come sia importante “lavorare insieme, senza sosta, per il bene comune”. Perché “possiate sempre avere a cuore la promozione di un futuro per ogni cittadino, nel rispetto fondamentale dei valori che sono la dignità delle persone e di ogni vita umana, come pure nel rispetto delle istituzioni del Principato”.

Il Papa nel suo discorso ha ricapitolato le numerose attività del Consiglio: “Sul piano umanitario voi fate molto per venire in aiuto a difficoltà di ogni genere, in collaborazione con la Chiesa Cattolica e le altre Confessioni cristiane, oltre che con numerose ONG. Il sussidio pubblico per lo sviluppo porta il suo contributo a diverse opere nei Paesi svantaggiati, nei settori essenziali del sostegno alle famiglie, dell’educazione, della salute e dell’aiuto socio-economico. Avete anche messo in atto cinque programmi-pilota che manifestano la vostra generosità e la vostra capacità di intervento di fronte alle nuove sfide”.

Ha sottolinea in chiusura Papa Francesco: “In un tempo di sfiducia crescente e di egoismo, a volte persino di rifiuto è urgente tessere legami tra le persone e i Paesi, affinché cresca in ognuno il sentimento gioioso della propria responsabilità in quanto abitante del mondo, cittadino e attore del futuro”.

L’Angelus di Papa Francesco di oggi domenica 3 febbraio 2019 in Piazza San Pietro.

Scopriamo insieme in diretta quali sono le parole pronunciate da Papa Francesco nell’Angelus di oggi domenica 3 febbraio 2019. Ci spiega il Pontefice: ”Domenica scorsa la liturgia ci aveva proposto l’episodio della sinagoga di Nazaret dove Gesù legge un passo del profeta Isaia, ed alla fine rivela che quelle parole si compiono oggi in lui. Gesù si presenta come colui sul quale si è posato lo spirito del signore, lo spirito Santo che lo ha consacrato, ed andato a compiere la missione di salvezza in favore dell’umanità. Il Vangelo di oggi è la prosecuzione di quel racconto e ci mostra lo stupore dei suoi concittadini nel vedere che uno del loro paese, figlio di Giuseppe pretende di essere il Cristo, l’inviato del padre.

Gesù con la sua capacità di penetrare le menti capisce subito che cosa pensano i suoi compaesani. Essi ritengono che essendo lui uno di loro debba dimostrare questa sua strana pretesa facendo miracoli a Nazareth, come ha fatto nei paesi vicini. Ma Gesù non vuole e non può accettare questa logica perché non corrisponde al piano di Dio. Dio vuole la fede, loro vogliono i miracoli, i segni. Dio vuole salvare tutti, loro vogliono un messia a proprio vantaggio. Per spiegare la logica di Dio Gesù porta l’esempio di due grandi profeti che Dio aveva inviato a guarire salvare persone che si erano fidati della sua parola.

Di fronte all’invito ad aprire il loro cuore alla gratuità, universalità della salvezza, i cittadini di Nazareth si ribellano ed addirittura assumono un atteggiamento aggressivo, che degenera al punto che si alzarono, lo cacciarono fuori e lo condussero sul ciglio del Monte per gettarlo giù.

Questo Vangelo ci mostra che il ministero pubblico di Gesù comincia con un rifiuto e con una minaccia di morte, paradossalmente proprio da parte dei suoi concittadini. Gesù nel vivere la missione affidatagli dal padre sa bene che deve affrontare la fatica e il rifiuto, la persecuzione e la sconfitta. Un prezzo che come ieri oggi la profezia autentica è chiamata a pagare. Il loro rifiuto però non scoraggia Gesù, nè arresta il suo cammino, e la fecondità della sua azione profetica. Egli va avanti per la tua strada confidando nell’amore del Padre.

Conclude il Pontefice: “Anche oggi il mondo ha bisogno di vedere nei discepoli di Gesù dei profeti, cioè delle persone coraggiose, perseveranti nel rispondere alla vocazione cristiana. Persone che seguono la spinta  dello Spirito Santo, che le manda ad annunciare Speranza e salvezza ai poveri ed agli esclusi. Persone che seguono la logica della fede e non del miracolismo, persone dedicate al servizio di tutti, senza privilegi ed esclusioni. E persone che si aprono da accogliere in sé stesse la volontà del Padre e si impegnano a testimoniare fedelmente agli altri”.

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