Papa Francesco, l’Angelus dell’Epifania, oggi 6 gennaio 2019

Scopriamo quali sono state le parole di Papa Francesco durante l'Angelus di oggi, 6 gennaio 2019, nel santo giorno dell'Epifania.

Papa Francesco, l'Angelus del 18 novembre 2018 per la Giornata mondiale dei poveri

Nel giorno dell’Epifania Papa Francesco ha celebrato la Santa messa dell’Epifania ed ha spiegato il significato religioso di questa festività. In questo giorno, i Re Magi giunsero alla capanna di Betlemme per portare i loro doni al Salvatore. L’Epifania, spiega il Papa, è la festa della manifestazione di Gesù, simboleggiata dalla luce.

Nei testi dei profeti si promette la luce ed infatti, ad esempio, ne parla il profeta Isaia. Anche nel Vangelo è presente la luce: Gesù, infatti, è venuto a portare la salvezza a tutti gli uomini. Non tutti, però, vogliono percorrere la strada della luce. Papa Francesco, infatti, ricorda che “Erode e gli scribi di Gerusalemme rappresentano quanti, anche ai nostri giorni, hanno paura della venuta di Gesù e chiudono il cuore ai fratelli e alle sorelle che hanno bisogno di aiuto. Erode ha paura di perdere il potere e non pensa al vero bene della gente, ma al proprio tornaconto personale. Gli scribi e i capi del popolo hanno paura perché non sanno guardare oltre le proprie certezze, non riuscendo così a cogliere la novità che è in Gesù”.

L’Angelus dell’Epifania, i Magi si lasciano guidare dalla stella per conoscere il Salvatore

Papa Francesco durante l’Angelus ci parla poi dei Magi, che rappresentano tutti i popoli lontani dalla fede ebraica tradizionale. Nonostante ciò, essi vedono la stella ed intraprendono un lungo viaggio per conoscere il Salvatore. “I Magi”, spiega il Papa, “si prostrano davanti a Gesù e gli offrono doni simbolici: oro, incenso e mirra; perché la ricerca del Signore implica non solo la perseveranza nel cammino, ma anche la generosità del cuore. E infine, ritornarono “al loro paese”. Fratelli e sorelle, ogni volta che un uomo o una donna incontra Gesù, cambia strada, torna alla vita in un modo differente, torna rinnovato, “per un’altra strada”. Ritornarono “al loro paese” portando dentro di sé il mistero di quel Re umile e povero; noi possiamo immaginare che raccontarono a tutti l’esperienza vissuta: la salvezza offerta da Dio in Cristo è per tutti gli uomini, vicini e lontani. Non è possibile “impossessarsi” di quel Bambino: Egli è un dono per tutti.”

Il Papa invita noi tutti a farci illuminare dalla luce di Gesù che proviene da Betlemme, senza permettere alle nostre paure di far chiudere il nostro cuore.

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