Papa Francesco, l’Angelus dell’8 dicembre 2018 Festa dell’Immacolata Concezione

Sabato 8 dicembre 2018 Papa Francesco celebrerà l’Angelus in Piazza San Pietro, in occasione della Festa dell’Immacolata Concezione, in diretta su Rai 1.

Papa Francesco: l'Angelus di domenica 3 marzo 2019 in Piazza San Pietro!

Oggi sabato 8 dicembre 2018 andrà in onda una puntata speciale del programma religioso di Rai 1 A sua immagine, dedicata alla festività dell’Immacolata, che ne costituirà il tema principale. Tra le domande che si porrà Lorena Bianchetti ce ne sono molti sull’importanza della figura di Maria.

Quanto è importante la Madonna nella nostra vita? Sappiamo davvero il significato è il valore delle preghiera dell’Ave Maria? Perché ci rivolgiamo alla Vergine nei momenti più dolorosi?

A sua immagine, gli ospiti e gli argomenti della puntata di oggi sabato 8 dicembre 2018

Di questo e tanto altro parlerà Lorena Bianchetti nella puntata di “A Sua Immagine” di sabato 8 dicembre, in onda alle 10.30 su Rai1, in studio con Don Marco Pozza, cappellano del Carcere Due Palazzi di Padova e autore insieme a Papa Francesco del libro “Ave Maria” nonché dell’omonimo programma televisivo di tv2000 e Media Vatican, e con Antonella Duranti e Maria Di Giampietro, mamma e figlie entrambe dame e volontarie Unitalsi.

La celebrazione eucaristica da Monopoli e l’Angelus di Papa Francesco in Piazza San Pietro

Come di consueto ci sarà il momento della celebrazione eucaristica celebrata alle 10.55 dalla Cattedrale di Monopoli, in provincia di Bari, e dell’Angelus di Papa Francesco in Piazza San Pietro, dedicato alla festività dell’Immacolata.

In collegamento da Piazza di Spagna Paolo Balduzzi restituirà il calore dell’evento a Roma, con i vigili del fuoco e i devoti in cammino dalla mattina. Nella seconda parte della trasmissione, si sposterà in piazza San Pietro, dove aprirà una finestra sull’Azione Cattolica e sulla chiusura dei festeggiamenti per i 150 anni.

Le parole di Papa Francesco nell’Angelus di oggi 8 dicembre 2018

Nell’Angelus dell’Immacolata il papa ci spiega il significato della festività odierna: «La Parola di Dio oggi ci presenta un’alternativa. Nella prima Lettura c’è l’uomo che alle origini dice no a Dio, e nel Vangelo c’è Maria che all’annunciazione dice sì a Dio. In entrambe le Letture è Dio che cerca l’uomo. Ma nel primo caso va da Adamo, dopo il peccato, gli chiede: “Dove sei?”, ed egli risponde: “Mi sono nascosto”. Nel secondo caso, invece, va da Maria, senza peccato, che risponde: “Ecco la serva del Signore”. Eccomi è il contrario di mi sono nascosto. L’eccomi apre a Dio, mentre il peccato chiude, isola, fa rimanere soli con sé stessi.

Eccomi è la parola-chiave della vita. Segna il passaggio da una vita orizzontale, centrata su di sé e sui propri bisogni, a una vita verticale, slanciata verso Dio. Eccomi è essere disponibili al Signore, è la cura per l’egoismo, è l’antidoto a una vita insoddisfatta, a cui manca sempre qualcosa. Eccomi è il rimedio contro l’invecchiamento del peccato, è la terapia per restare giovani dentro. Eccomi è credere che Dio conta più del mio io.

È scegliere di scommettere sul Signore, docili alle sue sorprese. Perciò dirgli eccomi è la lode più grande che possiamo offrirgli. Perché non iniziare così le giornate, con un “eccomi, Signore”? Sarebbe bello dire ogni mattina: “Eccomi, Signore, oggi si compia in me la tua volontà”. Lo diremo nella preghiera dell’Angelus, ma possiamo ripeterlo già ora, insieme: Eccomi, Signore, oggi si compia in me la tua volontà!».

Può tutto colui che si fida di Dio

Maria aggiunge: “Avvenga per me secondo la tua parola”. Non dice: “avvenga secondo me”, ma “secondo Te”. Non pone limiti a Dio. Non pensa: “mi dedico un po’ a Lui, mi sbrigo e poi faccio quel che voglio”. No, Maria non ama il Signore quando le va, a singhiozzo. Vive fidandosi di Dio in tutto e per tutto. Ecco il segreto della vita. Può tutto chi si fida di Dio in tutto. Il Signore però, cari fratelli e sorelle, soffre quando gli rispondiamo come Adamo: “ho paura e mi sono nascosto”.

Dio è Padre, il più tenero dei padri, e desidera la fiducia dei figli. Quante volte invece sospettiamo di Lui, sospettiamo di Dio! Pensiamo che possa mandarci qualche prova, privarci della libertà, abbandonarci. Ma questo è un grande inganno, è la tentazione delle origini, la tentazione del diavolo: insinuare la sfiducia in Dio. Maria vince questa prima tentazione col suo eccomi. E oggi guardiamo alla bellezza della Madonna, nata e vissuta senza peccato, sempre docile e trasparente a Dio.

Ciò non vuol dire che per lei la vita sia stata facile, no. Stare con Dio non risolve magicamente i problemi. Lo ricorda la conclusione del Vangelo di oggi: “L’angelo si allontanò da lei”. Si allontanò: è un verbo forte. L’angelo lascia la Vergine sola in una situazione difficile. Lei conosceva in che modo particolare sarebbe diventata Madre di Dio – lo aveva detto l’angelo –, ma l’angelo non l’aveva spiegato agli altri, solo a lei. E i problemi iniziarono subito: pensiamo alla situazione irregolare secondo la legge, al tormento di san Giuseppe, ai piani di vita saltati, a che cosa avrebbe detto la gente».

Maria antepone la sua fiducia in Dio ai suoi problemi

Conclude il Pontefice l’Angelus di oggi, spiegando l’importanza di affidarsi a Dio ed avere in lui la massima fiducia come accade a Maria, che “mette la fiducia in Dio davanti ai problemi. È lasciata dall’angelo, ma crede che con lei, in lei, è rimasto Dio. E si fida. Si fida di Dio. È certa che col Signore, anche se in modo inatteso, tutto andrà bene. Ecco l’atteggiamento sapiente: non vivere dipendendo dai problemi – finito uno, se ne presenterà un altro! – ma fidandosi di Dio e affidandosi ogni giorno a Lui: eccomi! “Eccomi” è la parola. “Eccomi” è la preghiera. Chiediamo all’Immacolata la grazia di vivere così».

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