Oggi Domenica 20 gennaio 2019, come di consuetudine, Papa Francesco celebrerà, in seguito alla Santa Messa domenicale, l’Angelus in Piazza San Pietro. L’Angelus di Papa Francesco verrà trasmesso in diretta dalla trasmissione di Rai 1 A sua Immagine, in onda a partire dalle ore 10.30.
Prima di scoprire quali sono le parole che il Papa pronuncerà oggi, domenica 20 gennaio, durante l’Angelus, ricordiamo cosa ha detto domenica scorsa. La scorsa settimana si è celebrata la festa del battesimo di Gesù per opera di Giovanni. “Rinnovo a tutti l’invito a conservare la memoria del proprio battesimo. Lì ci sono le radici della nostra vita eterna. E non dimenticate mai la data del vostro Battesimo”, ha detto il Santo Padre.
Ricordando l’Angelus del 13 gennaio 2019
Papa Francesco durante l’Angelus di domenica 13 gennaio ha parlato del battesimo di Gesù avvenuto nelle acque del Giordano, e mette in evidenza il fondamentale ruolo del popolo, che non è solamente uno sfondo sulla scena, ma è componente essenziale dell’evento. “Prima di immergersi nelle acque”, racconta il Papa, “Gesù si immerge nella folla. Si unisce ad essa assumendo pienamente la condizione umana, condividendo tutto eccetto il peccato. Nella sua santità divina, piena di grazia e di misericordia, IL figlio di Dio si è fatto carne proprio per prendere su di sé e togliere il peccato del mondo, per prendere le nostre miserie, proprie della condizione umana”.
Con il battesimo di Gesù inizia un mondo nuovo per tutti coloro che accolgono Cristo nelle loro vite: in questo giorno riceviamo l’amore del Padre, che è come una fiamma nel nostro cuore che deve essere alimentata mediante la preghiera e la carità”. Il battesimo, inoltre, ricorda il Papa, “è l’inizio della vita pubblica di Gesù, della sua missione nel mondo, come inviato del padre per manifestare la sua volontà e il tuo amore per gli uomini”.
Papa Francesco, l’Angelus di oggi domenica 20 gennaio 2019.
Nell’Angelus odierno il Papa ci spiega: “Domenica scorsa con la festa del battesimo del Signore abbiamo iniziato il cammino del tempo liturgico che si chiama ordinario, comune. Il tempo in cui seguire Gesù nella sua vita pubblica, nella missione per il quale il Padre lo ha inviato nel mondo. Nel Vangelo di oggi troviamo il racconto del primo miracolo di Gesù, il primo di questi segni prodigiosi si compie nel villaggio di Cana in Galilea durante la festa di un matrimonio.
Non è casuale che all’inizio della vita pubblica di Gesù si collochi una cerimonia nuziale. È questa una buona notizia, anche se gli invitati non sanno che Gesù che èil vero sposo. In effetti tutto il mistero di Cana si fonda sulla presenza di questo sposo divino che comincia a ribellarsi. Gesù si manifesta come lo sposo del popolo di Dio annunciato dai profeti, svela la profondità della relazione che si unisce a lui e una nuova alleanza di amore. Nel contesto dell’alleanza si comprende pienamente il simbolo del vino che al centro di questo miracolo. Proprio quando la festa è al culmine il vino è finito. La madonna se ne accorge e dice a Gesù non hanno vino. Perché sarebbe stato brutto continuare la festa con acqua. La madonna se ne accorge e come madre e va subito da Gesù.
I profeti indicavano il vino come elemento tipico Del banchetto messianico. L’acqua è necessaria per vivere ma il vino esprime l’abbondanza del banchetto e la gioia della festa. Trasformando in vino l’acqua delle anfore utilizzate per la purificazione rituale dei Giudei Gesù compie un gesto eloquente, trasforma la legge di Mosé in Vangelo, portatore di gioia. Le parole che Maria rivolge servitore vengono a coronare il quadro dello sponsale divano, “qualsiasi cosa vi dica fatelo”… queste parole sono una preziosa eredità che la nostra madre ci ha lasciato. In effetti a Cana i servitori obbediscono, Gesù dice loro riempite d’acqua le anfore e le riempirono fino all’orlo. Dice loro di nuovo prendete le portate a colui che dirige il banchetto, ed essi gliene portarono.
In questo banchetto viene stipulata una nuova alleanza e a tutta la Chiesa è affidata la nuova missione: “qualsiasi cosa vi dica fatelo“. E seguire il signore significa ascoltare e mettere in pratica la sua parola”. Ed aggiunge il pontefice: “Quando viviamo momenti difficili, quando avvengono problemi che non sappiamo come risolvere, dobbiamo andare dalla madonna e dire non abbiamo vino, e lei andrà da Gesù e dirà guarda questo non ha vino, e poi tornerà da noi ci dirà “qualsiasi cosa vi dica fatela“.
Per ognuno di noi, attingere dall’anfora equivale ad affidarsi alla Parola e ai Sacramenti per sperimentare la grazia di Dio nella nostra vita. Allora anche noi, come il maestro di tavola che ha assaggiato l’acqua diventata vino, possiamo esclamare: Tu hai tenuto da parte il vino buono finora. Sempre Gesù ci sorprende. Parliamo alla Madre perché parli al Figlio, e Lui ci sorprenderà”, conclude il Pontefice.