Papa Francesco, Regina Coeli: “Gesù appare ai discepoli con tre doni la pace, la gioia, la missione apostolica”

Oggi domenica 28 aprile 2019 il Pontefice ha celebrato il Regina Coeli in occasione della Domenica della Divina Misericordia, in Piazza San Pietro!

Papa Francesco Angelus di oggi 5 marzo 2023

Oggi, domenica 28 aprile 2019 Papa Francesco ha celebrato il Regina Coeli della Domenica della Divina Misericordia, in Piazza San Pietro. La seconda domenica di Pasqua è, infatti, la domenica della Divina Misericordia, istituita da Papa Giovanni Paolo II nel 1992, traendo origine dall’indicazione di suor Faustina Kowalska, canonizzata nel 2000 dallo stesso Papa Santo: la religiosa aveva, infatti, espresso il profondo legame fra il mistero pasquale della Redenzione e la festa della Misericordia.

Nel programma A sua immagine si parlerà della Festa della Divina Misericordia.

Domenica 28 aprile, alle 10.30 su Rai 1 nella nuova puntata di A Sua Immagine, Lorena Bianchetti ne ha parlato con don Virginio Colmegna, fondatore a Milano della Casa della Carità e con la psicoterapeuta Chiara Gambino. Ma aprirà anche una finestra sullo Sri Lanka, con collegamenti con l’inviato del Tg1 Marco Clementi per approfondire la strage di Pasqua che ha mietuto più di 350 vittime, di cui 45 bambini, uccisi da esplosioni simultanee nelle Chiese, mentre pregavano e negli hotel di Colombo e Negombo.

La Santa Messa ed il Regina Coeli della Domenica della Divina Misericordia, in Piazza San Pietro!

Come di consueto alle 10.55, la linea è passata alla Santa Messa, sempre in diretta su Rai 1: la celebrazione eucaristica verrà trasmessa dalla Cattedrale di Agrigento. Alle 12.00 sarà trasmesso, come ogni domenica, il Regina Coeli recitato da Papa Francesco in piazza San Pietro.

Ci spiega il Pontefice nel Regina Coeli odierno: “Il Vangelo di oggi narra che il giorno di Pasqua Gesù appare ai suoi discepoli nel Cenacolo, alla sera, portando tre doni: la pace, la gioia, la missione apostolica. Le prime parole che Egli dice sono: Pace a voi. Il Risorto reca l’autentica pace, perché mediante il suo sacrificio sulla croce ha realizzato la riconciliazione tra Dio e l’umanità e ha vinto il peccato e la morte. Questa è la pace. I suoi discepoli per primi avevano bisogno di questa pace, perché, dopo la cattura e la condanna a morte del Maestro, erano piombati nello smarrimento e nella paura. Gesù si presenta vivo in mezzo a loro e, mostrando le sue piaghe – Gesù ha voluto conservare le sue piaghe –, nel corpo glorioso, dona la pace come frutto della sua vittoria. Ma quella sera non era presente l’apostolo Tommaso. Informato di questo straordinario avvenimento, egli, incredulo dinanzi alla testimonianza degli altri Apostoli, pretende di verificare di persona la verità di quanto essi affermano.

Otto giorni dopo, cioè proprio come oggi, si ripete l’apparizione: Gesù viene incontro all’incredulità di Tommaso, invitandolo a toccare le sue piaghe. Esse costituiscono la fonte della pace, perché sono il segno dell’amore immenso di Gesù che ha sconfitto le forze ostili all’uomo, il peccato, la morte. Lo invita a toccare le piaghe. È un insegnamento per noi, come se Gesù dicesse a tutti noi: “Se tu non sei in pace, tocca le mie piaghe”. Toccare le piaghe di Gesù, che sono i tanti problemi, difficoltà, persecuzioni, malattie di tanta gente che soffre. Tu non sei in pace? Va’, va’ a visitare qualcuno che è il simbolo della piaga di Gesù. Tocca la piaga di Gesù. Da quelle piaghe scaturisce la misericordia. Per questo oggi è la domenica della misericordia. Un santo diceva che il corpo di Gesù crocifisso è come un sacco di misericordia, che attraverso le piaghe arriva a tutti noi. Tutti noi abbiamo bisogno della misericordia, lo sappiamo. Avviciniamoci a Gesù e tocchiamo le sue piaghe nei nostri fratelli che soffrono. Le piaghe di Gesù sono un tesoro: da lì esce la misericordia. Siamo coraggiosi e tocchiamo le piaghe di Gesù. Con queste piaghe Lui sta davanti al Padre, le fa vedere al Padre, come se dicesse: “Padre, questo è il prezzo, queste piaghe sono quello che io ho pagato per i miei fratelli”. Con le sue piaghe Gesù intercede davanti al Padre. Dà la misericordia a noi se ci avviciniamo, e intercede per noi. Non dimenticare le piaghe di Gesù.

Il secondo dono che Gesù risorto porta ai discepoli è la gioia. L’evangelista riferisce che «i discepoli gioirono al vedere il Signore». E c’è anche un versetto, nella versione di Luca, che dice che non potevano credere per la gioia. Anche a noi, quando magari è successo qualcosa di incredibile, di bello, viene da dire: “Non ci posso credere, questo non è vero!”. Così erano i discepoli, non potevano credere per la gioia. Questa è la gioia che ci porta Gesù. Se tu sei triste, se tu non sei in pace, guarda Gesù crocifisso, guarda Gesù risorto, guarda le sue piaghe e prendi quella gioia.

E poi, oltre alla pace e alla gioia, Gesù porta in dono ai discepoli anche la missione. Dice loro: «Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi» . La risurrezione di Gesù è l’inizio di un dinamismo nuovo di amore, capace di trasformare il mondo con la presenza dello Spirito Santo. In questa seconda domenica di Pasqua, siamo invitati ad accostarci con fede a Cristo, aprendo il nostro cuore alla pace, alla gioia e alla missione. Ma non dimentichiamo le piaghe di Gesù, perché da lì escono la pace, la gioia e la forza per la missione. Affidiamo questa preghiera alla materna intercessione della Vergine Maria, regina del cielo e della terra”.

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