Papa Francesco, Regina Coeli: “Gesù è l’unico Pastore che ci parla, ci dà la vita eterna e ci custodisce”

Oggi, domenica 12 maggio 2019 Papa Francesco celebrerà il Regina Coeli in Piazza San Pietro, trasmesso nel programma A sua immagine.

Papa Francesco Angelus di oggi 5 marzo 2023

Papa Francesco oggi, domenica 12 maggio 2019 in Piazza San Pietro terrà il suo Regina Coeli, che verrà trasmesso su Rai 1 nel programma religioso A sua immagine. “Il coraggio di scegliere” sarà il tema al centro della puntata in onda domenica 12 maggio su Rai1 alle 10.30. È difficile oggi fare scelte definitive e capire quale sia la propria vocazione: formarsi una famiglia, scegliere la propria professione, consacrarsi a Dio, diventare sacerdote. Come restare fedeli alla propria scelta? Ogni vocazione è una promessa e un rischio.

I temi della puntata di oggi, domenica 12 maggio 2019 di A sua immagine.

Lorena Bianchetti ne parla in studio con padre Alessandro Perrone, rogazionista, e con Suor Eugenia Bonetti, missionaria della Consolata, 24 anni in Kenya, rientrata da poco in Italia, dove lavora con donne immigrate, molte delle quali vittime di tratta. Quest’anno Papa Francesco l’ha scelta per scrivere i testi della Via Crucis al Colosseo. Molte le storie che verranno trattate durante la puntata a partire da quella di tre giovani fratelli, tutti e tre sacerdoti, per arrivare alla bellissima testimonianza della campionessa d’atletica di diventare suora, ed infine per ascoltare la storia di una famiglia dedita al volontariato.

La Santa Messa dalla Basilica di S. Giovanni Evangelista in Ravenna e il Regina Coeli di Papa Francesco.

Come di consueto alle 10.55, la linea passerà alla Santa Messa, sempre in diretta su Rai1. La celebrazione eucaristica verrà trasmessa dalla Basilica S. Giovanni Evangelista in Ravenna. Alle 12.00, come ogni domenica, il Regina Coeli recitato da Papa Francesco in piazza San Pietro.

Ci spiega il Pontefice: “Nel Vangelo di oggi Gesù si presenta come il vero Pastore del popolo di Dio. Egli parla del rapporto che lo lega alle pecore del gregge, cioè ai suoi discepoli, e insiste sul fatto che è un rapporto di conoscenza reciproca. Le mie pecore – dice – ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono. Io do loro la vita eterna e non andranno perdute». Leggendo attentamente questa frase, vediamo che l’opera di Gesù si esplica in alcune azioni: Gesù parla, Gesù conosce, Gesù dà la vita eterna, Gesù custodisce.

Il Buon Pastore – Gesù – è attento a ciascuno di noi, ci cerca e ci ama, rivolgendoci la sua parola, conoscendo in profondità i nostri cuori, i nostri desideri e le nostre speranze, come anche i nostri fallimenti e le nostre delusioni. Ci accoglie e ci ama così come siamo, con i nostri pregi e i nostri difetti. Per ciascuno di noi Egli “dà la vita eterna”: ci offre cioè la possibilità di vivere una vita piena, senza fine. Inoltre, ci custodisce e ci guida con amore, aiutandoci ad attraversare i sentieri impervi e le strade talvolta rischiose che si presentano nel cammino della vita.

Ai verbi e ai gesti che descrivono il modo in cui Gesù, il Buon Pastore, si relaziona con noi, fanno riscontro i verbi che riguardano le pecore, cioè noi: «ascoltano la mia voce», «mi seguono». Sono azioni che mostrano in che modo noi dobbiamo corrispondere agli atteggiamenti teneri e premurosi del Signore. Ascoltare e riconoscere la sua voce, infatti, implica intimità con Lui, che si consolida nella preghiera, nell’incontro cuore a cuore con il divino Maestro e Pastore delle nostre anime. Questa intimità con Gesù, questo essere aperto, parlare con Gesù, rafforza in noi il desiderio di seguirlo, uscendo dal labirinto dei percorsi sbagliati, abbandonando i comportamenti egoistici, per incamminarci sulle strade nuove della fraternità e del dono di noi stessi, ad imitazione di Lui.

Non dimentichiamo che Gesù è l’unico Pastore che ci parla, ci conosce, ci dà la vita eterna e ci custodisce. Noi siamo l’unico gregge e dobbiamo solo sforzarci di ascoltare la sua voce, mentre con amore Egli scruta la sincerità dei nostri cuori. E da questa continua intimità con il nostro Pastore, da questo colloquio con Lui, scaturisce la gioia di seguirlo lasciandoci condurre alla pienezza della vita eterna. Ci rivolgiamo ora a Maria, Madre di Cristo Buon Pastore. Lei, che ha risposto prontamente alla chiamata di Dio, aiuti in particolare quanti sono chiamati al sacerdozio e alla vita consacrata ad accogliere con gioia e disponibilità l’invito di Cristo ad essere suoi più diretti collaboratori nell’annuncio del Vangelo e nel servizio del Regno di Dio in questo nostro tempo”, conclude il Pontefice.

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