Oggi Papa Francesco celebrerà l’Angelus in Piazza San Pietro, mandato in onda su Rai 1 alle 12 in punto. Il Pontefice ha dato l’avvio ufficiale all’Anno della preghiera in vista del Giubileo 2025, “un anno dedicato a riscoprire il grande valore e l’assoluto bisogno della preghiera nella vita personale, nella vita della Chiesa e del mondo.
L’Angelus di oggi di Papa Francesco.
Il Papa ci spiega che nel Vangelo odierno Gesù libera una persona da uno spirito maligno che la stava straziando, perchè posseduta dal demonio. Il Pontefice ci esorta a stare attenti alle catene che vogliono incatenarci, e toglierci la libertà. Pensiamo a quali possono essere queste catena nella vita di tutti i giorni che ci tolgono la nostra libertà. Ad esempio le dipendenze, che rendono schiavi, sempre insoddisfatti, che divorano le energie, i beni e gli affetti. Pensiamo alle mode dominanti, che spingono ai perfezionismi impossibili, al consumismo ed all’edonismo, e che mercificano le persone e ne guastano le relazioni.
Gesù ci libera dalle catene del male!
Tra le altre catene ci sono le tentazioni ed i condizionamenti, che minano l’autostima e la serenità, la capacità di scegliere e amare la vita. Un’altra catena è la paura, che fa guardare la futuro con pessimismo. Poi c’è una catena molto brutta, ossia l’idolatria del potere, che genera conflitti e che ricorre ad armi che uccidono. Gesù è venuto a liberarci da tutte queste catene! Gesù libera dal potere del male, caccia via il diavolo ma non ci dialoga. Dobbiamo invocare Gesù dove sentiamo che le catene del Diavolo e del male ci stanno stringendo. Chiediamoci allora: “Io voglio davvero la libertà da quelle catene che mi stringono il cuore?” e “So dire no alle tentazioni del male prima che si insinuino nell’anima?”.
Il vangelo di oggi 28 gennaio 2024.
Nell’Angelus di oggi Papa Francesco commenta il Vangelo di Marco, che recita così: «In quel tempo, Gesù, entrato di sabato nella sinagoga, insegnava. Ed erano stupiti del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi. Ed ecco, nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro e cominciò a gridare, dicendo: “Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!”. E Gesù gli ordinò severamente: “Taci! Esci da lui!”. E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscì da lui. Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: “Che è mai questo? Un insegnamento nuovo, dato con autorità. Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono!“. La sua fama si diffuse subito dovunque, in tutta la regione della Galilea».
Gesù un maestro buono e vicino.
Gesù è un maestro e un amico, che ci indica la strada e si prende cura di noi, specialmente quando siamo nel bisogno. Gesù ci comunica tutta la luce che illumina le strade, a volte buie, della nostra esistenza; ci comunica anche la forza necessaria per superare le difficoltà, le prove, le tentazioni.