Oggi Papa Francesco celebrerà l’Angelus in Piazza San Pietro, dopo aver tenuto stamattina la santa messa nella Basilica Vaticana in occasione della V Domenica della Parola di Dio che quest’anno ha per tema: «Rimanete nella mia Parola». Nel corso della Celebrazione il Papa ha conferito a 9 donne e uomini laici, provenienti da diversi Paesi del mondo, i ministeri del Lettorato e del Catechista per indicare il senso dell’annuncio. La Domenica della “Parola” è una giornata voluta dal Pontefice per riflettere e comprendere quanto sia importante nella vita quotidiana la Parola di Dio, che è viva, concreta e tangibile. Alle 12.00 terrà, come di consueto, l’Angelus in Piazza San Pietro.
La vocazione dei primi discepoli.
Oggi il Vangelo ci parla della vocazione dei primi discepoli. Quella di chiamare altri ad unirsi alla sua missione è una delle prime cose che Gesù compie all’inizio della vita pubblica. Il Signore ama coinvolgerci nella sua opera di salvezza. Ci vuole attivi, responsabili e protagonisti. Il Signore ha da sempre avuto grande pazienza con i discepoli, li ha scelti ed ha continuato a credere in loro, e sceglie ognuno di noi affinchè siamo dei buoni cristiani. Anche se siamo peccatori e sbagliamo, Lui continua a credere in noi.
La gioia più grande è rendere felici gli altri ed aiutarli ad essere migliori.
Portare la salvezza di Dio a tutti è stata per Gesù la felicità più grande, la sua missione ed il senso della sua esistenza. Annunciare il vangelo non è tempo perso, è invece essere più felici aiutando gli altri ad essere felici. Significa diventare migliori aiutando gli altri ad essere migliori. Allora, alla luce del vangelo di oggi, il Papa ci spinge a porci delle domande, ed a chiederci: “Io quando prego ringrazio il Signore per avermi chiamato a rendere felici gli altri? Io desidero, attraverso la mia testimonianza, far gustare agli altri quanto è bello amare Gesù?“. La Vergine Maria ci aiuti ad assaporare la gioia del Vangelo.
Il Vangelo di oggi domenica 21 gennaio 2024.
Il vangelo di oggi secondo Marco recita così: «Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: “Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo“. Passando lungo il mare di Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. Gesù disse loro: “Venite dietro a me, vi farò diventare pescatori di uomini“. E subito lasciarono le reti e lo seguirono. Andando un poco oltre, vide Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello, mentre anch’essi nella barca riparavano le reti. Subito li chiamò. Ed essi lasciarono il loro padre Zebedèo nella barca con i garzoni e andarono dietro a lui».
Il significato del Vangelo di oggi nelle parole di Papa Francesco.
In varie omelie Papa Francesco ha spiegato il significato profondo del vangelo di oggi: il tempo va inteso come la durata della storia della salvezza operata da Dio, il tempo “compiuto” è quello in cui questa azione salvifica arriva al suo culmine, quello in cui Dio ha mandato il Figlio nel mondo. La salvezza è un dono d’amore e come tale offerto alla libertà umana. L’amore è libero e richiede la nostra conversione. Si tratta di cambiare mentalità e di cambiare vita: non seguire più i modelli del mondo, ma quello di Dio, ed ogni momento della nostra esistenza è un tempo prezioso per amare Dio e per amare il prossimo.