Oggi Papa Francesco celebrerà l’Angelus trasmesso su Rai 1 all’interno del programma A sua immagine, che, subito dopo la fine del settantaquattresimo Festival di Sanremo, propone una puntata dedicata alla musica e alle canzoni, rivisitando i momenti salienti del Festival. Musica come strumento per veicolare emozioni, ma anche idee, valori, speranze, sentimenti profondi; occasione d’aggregazione, di confronto, di dialogo intergenerazionale. La Santa Messa sarà trasmessa dalla Cattedrale di Fermo. Alle 12.00 sarà trasmesso, come ogni domenica l’Angelus recitato da Papa Francesco da Piazza San Pietro.
L’opera concreta e tempestiva di Gesù nei confronti dei bisognosi.
Il Vangelo di oggi ci parla della guarigione di un malato. Gesù subito lo guarì. Questo è lo stile di Gesù: pochi parole e fatti concreti. Tante volte nel vangelo lo vediamo così nei confronti di chi soffre. Gesù parla poco, ed alle parole fa seguire prontamente le azioni. In questo caso, si inchina, prende per mano, e non indugia in discorsi interrogatori, in pietismi e sentimentalismi. Dimostra piuttosto il pudore delicato di chi ascolta attentamente e agisce con sollecitudine, senza dare nell’occhio. Questa concretezza è molto più importante in un mondo come il nostro in cui si fa sempre più strada un’evanescente virtualità della relazione.
Sottolinea il Pontefice in chiusura dell’Angelus di oggi che l’amore ha bisogno di concretezza, ha bisogno di presenza, di incontro, e di tempo e spazio donati. Non può ridursi a belle parole, ad immagini su uno schermo, a selfie di un momento o a messaggini frettolosi. Sono strumenti utili, ma non bastano. Chiediamo allora: “Io so mettermi in ascolto delle persone, e sono disponibile alle loro buone richieste? Oppure accampo scuse, rimando, mi nascondo dietro parole astratte e inutili? Quando è stata l’ultima volta che sono andata a visitare una persona sola e malata? Quante volte ho cambiato i miei programmi per venire incontro alle esigenze di chi mi chiedeva aiuto?“. Maria ci aiuti ad essere pronti e concreti nell’amore.
Il vangelo di oggi domenica 11 febbraio 2024.
Il Vangelo di Marco di oggi ci racconta la Parabola del lebbroso: «In quel tempo, venne da Gesù un lebbroso, che lo supplicava in ginocchio e gli diceva: “Se vuoi, puoi purificarmi!”. Ne ebbe compassione, tese la mano, lo toccò e gli disse: “Lo voglio, sii purificato!”. E subito la lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato. E, ammonendolo severamente, lo cacciò via subito e gli disse: “Guarda di non dire niente a nessuno; va’, invece, a mostrarti al sacerdote e offri per la tua purificazione quello che Mosè ha prescritto, come testimonianza per loro”. Ma quello si allontanò e si mise a proclamare e a divulgare il fatto, tanto che Gesù non poteva più entrare pubblicamente in una città, ma rimaneva fuori, in luoghi deserti; e venivano a lui da ogni parte».
Il significato della parola di Gesù nell’omelia di Papa Francesco.
Il lebbroso non si rassegna alla malattia ed alle disposizioni che fanno di lui un escluso. Per raggiungere Gesù, infrange la legge ed entra in città e quando lo trova gli si getta dinanzi, pregandolo. La fede è la forza che gli permette di rompere ogni convenzione e di cercare l’incontro con Gesù. Quando ci presentiamo a Gesù non è necessario fare lunghi discorsi, bastano poche parole, purché accompagnate dalla piena fiducia nella sua onnipotenza e nella sua bontà: affidarci alla volontà di Dio rimettendoci alla sua infinita misericordia.