Papa Francesco, Angelus oggi 10 dicembre 2023. Il silenzio e la sobrietà due cardini

Oggi ascolteremo le parole di Papa Francesco, nell'Angelus di oggi domenica 10 dicembre 2023, momento molto atteso da migliaia di fedeli.

Papa Francesco Regina Coeli, Angelus di oggi domenica 14 aprile 2024

Papa Francesco oggi celebrerà l’Angelus nella seconda domenica d’Avvento, trasmesso in diretta su Rai 1 all’interno del programma religioso “A Sua immagine”. Nella puntata in onda domenica 10 dicembre 2023 e condotta come sempre da Lorena Bianchetti si parlerà della tradizione del presepe. I suoi personaggi, ma anche il racconto di una storia, che trova nel presepe la più popolare delle sue rappresentazioni. Si andrà a leggere e ad approfondire anche dal punto di vista prettamente storico le vicende della Palestina, così attuali in questo momento. Lorena Bianchetti proverà a fare luce su tutto questo con la storica del cristianesimo Emanuela Prinzivalli, il biblista, scrittore ed economista Luigino Bruni, e uno dei più importanti artisti dell’arte presepiale italiana, Gennaro Di Virgilio.

La Santa Messa e l’Angelus di oggi di Papa Francesco.

A seguire alle 10.55 la linea passerà alla Messa, sempre in diretta su Rai1, la celebrazione eucaristica verrà trasmessa dalla Chiesa di San Francesco Albaro di Genova. Alle 12, come ogni domenica, l’Angelus recitato da Papa Francesco da Piazza San Pietro, momento di raccoglimento e preghiera tanto atteso dai fedeli. Scopriamo insieme le parole del Pontefice. In questo Vangelo Gesù ci parla di Giovanni Battista, come di una voce di uno che grida nel deserto. Questo è un luogo vuoto, dove non si comunica. Giovanni predica nel deserto vicino al fiume Giordano, vicino al punto in cui molti secoli prima il suo popolo era entrato nella Terra promessa. Esso è il luogo del silenzio, dell’essenzialità, dove non ci si può permettere di indugiare in cose inutili.

Il silenzio e la preghiera per liberarci dall’inquinamento delle parole vane.

Occorre concentrarsi su ciò che è indispensabile per vivere. Questo è un richiamo sempre attuale, infatti per procedere nel cammino della vita è necessario spogliarsi del di più, perchè vivere bene non vuol dire riempirsi di cose inutili, ma liberarsi del superfluo per scavare dentro di sè e cogliere ciò che è veramente importante davanti a Dio. Solo se attraverso il silenzio e la preghiera facciamo spazio a Gesù sapremo liberarci dall’inquinamento delle parole vane e delle chiacchiere. Importanti e fondamentali sono il silenzio e la sobrietà, nelle parole, nell’uso delle cose, nei media e nei social. A commento del secondo aspetto, quello della voce, il Pontefice sottolinea che se non si tacere è difficile che si abbia qualcosa di buono da dire, mentre più attento è il silenzio, più forte è la parola. La voce di Giovanni Battista è legata alla genuinità della sua esperienza di silenzio, alla limpidezza del suo cuore. Possiamo chiederci che posto ha il silenzio nelle mie giornate? Si tratta di uno spazio vuoto, opprimente, oppure è uno spazio di ascolto e di preghiera? La mia vita è sobria o piena di cose superflue? Valorizziamo nelle nostre vite il valore del silenzio.

Il Vangelo di oggi domenica 10 dicembre 2023.

Il Pontefice commenterà nell’Angelus odierno il Vangelo secondo Marco, che recita: «Come sta scritto nel profeta Isaìa: “Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero: egli preparerà la tua via. Voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri, vi fu Giovanni, che battezzava nel deserto e proclamava un battesimo di conversione per il perdono dei peccati. Accorrevano a lui tutta la regione della Giudea e tutti gli abitanti di Gerusalemme. E si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano, confessando i loro peccati. Giovanni era vestito di peli di cammello, con una cintura di pelle attorno ai fianchi, e mangiava cavallette e miele selvatico. E proclamava: Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo».

Il significato profondo del Vangelo odierno.

Siamo chiamati ad aprirci agli altri con gli stessi sentimenti di Gesù, cioè con quella cordialità e attenzione fraterna che si fa carico delle necessità del prossimo. Il credente è colui che, attraverso il suo farsi vicino al fratello, indica prospettive di speranza anche in quei contesti esistenziali impervi, segnati dal fallimento e dalla sconfitta. 

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