Torna tra sabato 25 e domenica 26 marzo 2023 l’ora legale. Scopriamo quando si cambia orario, e quando spostare modificare l’orario. Le lancette stavolta dovranno essere spostate un’ora in avanti, nella notte tra il 25 e il 26 marzo. Si dormirà un’ora in meno, ma fino al 29 ottobre avremo un’ora di luce naturale in più. Bisognerà ricordarsi di spostare manualmente le lancette degli orologi, salvo per smartphone, pc e tablet si aggiorneranno automaticamente.
Gli effetti positivi del ritorno all’ora legale!
Il ritorno all’ora legale ha effetti positivi sull’ambiente: le giornate si allungano, si consuma meno energia elettrica e si riduce l’emissione di anidride carbonica. Sul fisico ci potranno essere un pò di stanchezza, maggiore affaticamento, aumento dello stress, della fatica e del malumore. L’ora legale introdotta nel 1916, come misura d’emergenza legata alla guerra, è stata reintrodotta in Italia nel 1966, dopo la pausa di venti anni dal 1920 al 1940, per ottenere un risparmio livello energetico sull’illuminazione elettrica.
La proposta di abolire il cambio dell’ora!
Da tempo si parla di abolire il cambio dell’ora, e si sta dibattendo a livello europeo sull’abolizione del passaggio dall’ora solare a quella legale. A chiedere all’Unione Europea di rinunciare all’ora solare i Paesi nordici, secondo cui spostare le lancette un’ora avanti prima dell’estate e un’ora indietro prima dell’inverno, causerebbe alcuni problemi allo stato psico fisico delle persone e alla salute. Nel 2018 il Parlamento Europeo ha approvato una risoluzione che prevede l’abolizione dell’obbligo per i vari Paesi membri di passare da un’ora all’altra due volte all’anno, ma ha anche auspicato una decisione unitaria a livello europeo, che però non è mai più stata presa.
L’introduzione dell’ora legale tutto l’anno produrrebbe risparmi in bolletta e avrebbe effetti benefici sulla salute!
Secondo le stime di un’analisi della Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima), promotrice assieme a Consumerismo No Profit di una petizione online per mantenerla tutto l’anno, l’adozione dell’ora legale permanente produrrebbe nel nostro Paese, sulla base delle attuali tariffe elettriche, risparmi diretti in bolletta per 382 milioni di euro, che sarebbero destinati a salire qualora nel corso dell’anno le tariffe elettriche dovessero subire incrementi.
Secondo il presidente della società, Alessandro Miani “l’abbandono del doppio cambio orario annuale farebbe inoltre cessare anche i piccoli disturbi di alterazione del ritmo circadiano che oggi sperimentiamo nel passaggio da ora solare a ora legale e viceversa, con effetti benefici sulla salute dei cittadini“.
