Opzione Donna: le ultime news. Le importanti precisazioni del Movimento Opzione Donna

Nel post di ieri, il Movimento Opzione Donna ha ritenuto di fare delle precisazioni in merito alle polemiche che si sono verificate in questi giorni.

Proroga Opzione Donna: il nuovo appello e le specifiche richieste del Movimento Opzione Donna al governo

Ieri, Lucia Rispoli e Teresa Ginetta Caiazzo, amministratrici del Movimento Opzione Donna, hanno pubblicato un post per fare delle puntualizzazioni in seguito ad illazioni e proteste che si sono verificate dopo la diffusione del comunicato del governo che prevede la proroga di Opzione Donna al 2018.

Opzione Donna, le ultime precisazioni. L’incisivo post del Movimento Opzione Donna.

Si legge nel post pubblicato ieri sulla pagina Facebook del gruppo: «UNA NECESSARIA PUNTUALIZZAZIONE. Care Amiche, da quando è stato ufficialmente comunicato che il governo prorogherà Opzione Donna al 2018 aumentando di un anno del requisito anagrafico per necessità di copertura economica – quest’ultima calcolata sulla base del fabbisogno stabilito dall’Inps per la detta proroga – il variegato mondo dei Social sta registrando, da parte delle donne che ne risulterebbero escluse, azioni di protesta e posizioni polemiche prevedibili e comprensibili nei confronti di tale decisione, con conseguente riverbero sulla stampa.

Tali azioni vanno però oltre il giustificato e si spingono fino alla calunnia per l’attribuzione di una responsabilità in tale modifica a chi ha portato personalmente avanti finora la battaglia per la proroga di Opzione Donna, altrimenti irrimediabilmente destinata alla conclusione, com’è ben noto a tutte. Ebbene proprio il nostro Movimento Opzione Donna ed il Gruppo Proroga Opzione Donna al 2018, nelle persone delle rispettive Amministratrici, sono oggetto di accusa da parte di alcune “escluse”, organizzatesi in uno specifico gruppo facebook, per aver “barattato” la loro esclusione a tavolino, nel corso dell’incontro dello scorso 10 ottobre col Ministro Di Maio e per aver così “tradito” senza alcuno scrupolo una parte delle donne che rappresentavano.

Per quanto sia comprensibile la reazione e la protesta, non è accettabile ed è pretestuosa questa calunniosa e falsa accusa dettata principalmente dall’ignoranza, e proprio per questo ancora più odiosa, avanzata non senza una certa perfidia ed una certa cattiveria verso il proprio sesso, caratteristiche in cui purtroppo, le donne non evolute riescono ancora oggi ad eccellere.

Non avremmo voluto farlo, ma è tempo di stigmatizzare il NOSTRO DISSENSO nei riguardi di queste donne che pubblicamente si permettono di configurare scenari falsi e ipotesi tanto fantasiose quanto ingiuriose e diffamatorie a nostro danno, scenari e ipotesi che RIGETTIAMO. Chi ci ha effettivamente seguito finora in buona fede, e non si è limitato a pigiare un tasto sul pc, sa bene ciò che è avvenuto e come stanno le cose, ma chi sul tema si affaccia adesso al web, potrebbe essere indotto in errore da tanta falsità e scomposta attività, stampa compresa.

Per non dimenticare, è ben noto che le condizioni e la situazione di totale compromissione dalle quali siamo partite e in cui ci siamo mosse, hanno permesso da parte nostra la sola azione di “DONNE ISTANTI”, con la sola richiesta costante e motivata di non far morire ma di far proseguire Opzione Donna, ed escludevano qualsiasi potere contrattuale o margini di trattativa.

La storia della disparità di genere non ha mai registrato ad oggi alcun consistente progresso, e nessun ruolo di “interlocutrici” né di “trattanti” è stato finora mai consentito alle Donne da parte delle istituzioni amministrative e politiche, né mai i sindacati si sono posti il problema urgente di dover rappresentare specificamente la grandissima categoria delle donne lavoratrici, pur costituendo essa, come ben sappiamo, un mondo a parte, soggetto ordinariamente a violazioni di diritti e sfruttamento».

Senza il lavoro e l’opera del Movimento Opzione Donna non ci sarebbe stato alcun risultato per Opzione Donna.

Sottolineano ed evidenziano Lucia Rispoli e Teresa Ginetta Caiazzo: «Evidenziamo che senza il contributo ed il sostegno che, grazie al nostro incessante lavoro, le Donne hanno ricevuto finora da esponenti del governo, non ci sarebbe stato alcun risultato per Opzione Donna. Questo Governo ha dimostrato di voler essere vicino alle Donne reagendo all’indifferenza e all’abuso a cui la precedente maggioranza le aveva condannate e pertanto esprimiamo la nostra DISTANZA e ancora tutto il nostro DISSENSO rispetto a qualsiasi accusa diffamante o ingiuria espresse contro di esso».

Il Movimento Opzione Donna prosegue il dialogo con il Governo nell’interesse delle donne in particolare di quelle escluse.

A conclusione del post Teresa Ginetta Caiazzo e Lucia Rispoli ribadiscono il loro impegno nell’interesse delle donne: «E poiché riteniamo che il dialogo con questa Maggioranza resta aperto, noi proseguiamo nel nostro consueto “operare” nell’interesse delle donne che rappresentiamo, e dunque anche delle “escluse” , rispetto alle quali il dialogo è già stato avviato nell”incontro del 10 u.s. con l’On.Di Maio, facendo ulteriori riflessioni e mettendo in campo ulteriori azioni che possano condurre ad un avanzamento della situazione.

Siamo certe che per questo i Parlamentari che ci hanno sostenuto saranno ancora al nostro fianco e Noi non lasceremo sole le Donne in buona fede che si sono unite a Noi e che tali sono rimaste, anche se al momento risultano penalizzate per esigenze di bilancio».

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