Negramaro, il chitarrista Lele Spedicato colpito da emorragia cerebrale!

Lele Spedicato, 38 anni, chitarrista della nota band Negramaro, è ricoverato in rianimazione per una emorragia cerebrale da ieri mattina.

Negramaro, il chitarrista Lele Spedicato colpito da emorragia cerebrale

Lele Spedicato, 38 anni, chitarrista della nota band Negramaro, è ricoverato in rianimazione per una emorragia cerebrale da ieri mattina, lunedì 17 settembre 2018. E’ stato ricoverato in Rianimazione all’ospedale Vito Fazzi di Lecce per una emorragia cerebrale.

“I medici, come viene riportato sull’Ansa, che lo tengono continuamente sotto controllo evidenziano che i parametri vitali del musicista sono “buoni” e hanno sottolineato che “l’assenza di peggioramenti” nella notte “induce a un pizzico di ottimismo”. Al momento non è contemplata l’ipotesi di un intervento chirurgico e la prognosi resta ancora riservata.”.

Il chitarista dei Negramaro, Lele Spedicato ricoverato per emorragia cerebrale.

Secondo alcune notizie circolate, Lele Spedicato si sarebbe sentito male in Salento presso la sua abitazione. La moglie Clio ha spiegato ai sanitari del pronto soccorso di averlo trovato nei pressi della piscina privo di sensi. E’ stato trasportato in ambulanza dai sanitari del 118 al pronto soccorso del Vito Fazzi ed è stato sottoposto a esami radiologici che hanno evidenziato un’emorragia cerebrale in atto.

La band capitanata da Giuliano Sangiorgi si è riunita nel reparto di rianimazione, insieme ai familiari e agli amici più stretti di Lele. Messaggi di affetto e in bocca al lupo continuano ad arrivare sui social da tantissimi personaggi del mondo dello spettacolo e da migliaia di fan, che condividono l’hasthtag #ForzaLele, con parole di affetto nei confronti del chitarrista Lele Spedicato.

La band Negramaro su twitter ha invitato tutti a pensare “molto forte” a Lele. Il tastierista Andrea Mariano ha detto di “non sapere bene come si evolverà questa cosa…. In ospedale stiamo arrivando un po’ tutti ma neanche noi sappiamo nulla oltre a quello che già si sa. Bisogna aspettare un po’”.

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