Motomondiale: è di nuovo guerra tra Rossi e Marquez

Rossi, respinte le scuse di Marquez, ha dichiarato che si sente preso in giro. Spera che Marc non gli parli più, anzi, che nemmeno lo guardi. Lo spagnolo, ha replicato che quello che pensa Valentino non lo preoccupa poiché tutti ricordano come era lui a 25 anni.

Motomondiale: è di nuovo guerra tra Rossi e Marquez

E’ di nuovo scontro tra Rossi e Marquez. La “paura” dell’italiano è la rabbia per un vecchio problema irrisolto. Secondo Agostini Marc in gara è sempre stato così e non sarebbe vero che punta alla gamba. Chi comanda non ha potuto ignorare il problema tra Marquez e Rossi.

Carmelo Ezpeleta, numero uno della Dorna, in un comunicato dove difende l’operato dei commissari, lunedì ha parlato dell’apertura di una linea di dialogo nella prossima riunione della commissione di sicurezza dei piloti a Austin, in Texas, dove si terrà il prossimo Gran Premio tra due settimane. Ma chissà se poi Rossi e Marquez si presenteranno all’incontro.

Riprendono le ostilità rimaste interrotte nel 2015: Rossi in guerra con Marquez.

La situazione si presenta più grave che nel 2015. Allora ci fu la vicenda del biscottone iberico (Marquez avrebbe spinto Rossi per far vincere il connazionale Lorenzo) ma poi caduta quasi nel dimenticatoio grazie alla pausa invernale, visto che Marc aveva spinto Valentino nella penultima gara. Stavolta restano ben 17 Gp da correre, con infiniti possibili sorpassi, contatti e sportellate.

Rossi, respinte le scuse di Marquez, ha dichiarato che si sente preso in giro. Spera che Marc non gli parli più, anzi, che nemmeno lo guardi. Lo spagnolo, ha replicato che quello che pensa Valentino non lo preoccupa poiché tutti ricordano come era lui a 25 anni.

Rossi è convinto che certe cose Marquez le faccia apposta. Ma l’accusa che Marquez punti apposta la gamba degli avversari è molto forte. Giacomo Agostini ha dichiarato che è sempre stato così, anche se non è giusto buttare a terra la gente.

Le moviole di Sky hanno dimostrato che Marquez si è infilato all’interno accelerando, cioè cercando di sorpassare seguendo la traiettoria che aveva percorso immaginandola nella sua testa ma poco fattibile nella realtà. Mossa rischiosa ma non differente da quella fatta mille volte da altri piloti.

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