Minniti a Napoli dà l’allarme sulle baby gang

Le baby gang a Napoli preoccupano il ministro Marco Minniti che ieri ha presieduto il Comitato per l'ordine e la sicurezza, in prefettura.

Minniti a Napoli dà l'allarme sulle baby gang

Le baby gang a Napoli preoccupano il ministro Marco Minniti che ieri ha presieduto il Comitato per l’ordine e la sicurezza, in prefettura. Misure straordinarie per arginare questo fenomeno non ci sono e non ci possono essere considerato che i giovani delinquenti hanno spesso meno di 14 anni. Dal Comitato per l’ordine e la sicurezza la parola d’ordine del ministro dell’Interno è comunque fiducia. Nella repressione – «Possiamo dire di essere sulla buona strada o di aver già individuato i responsabili delle violenze inaccettabili di questi giorni» – ma anche nella prevenzione – «Fondamentale è l’aumento dell’efficienza dei mezzi di contrasto, in particolare la videosorveglianza», e nella fiducia che la criminalità minorile non diventerà la nuova camorra. «Le baby gang non sono terroristi ma hanno metodi simili. Colpiscono a caso – ha dichiarato Minniti – la prima questione è il controllo del territorio». Arriveranno, infatti, altri 100 poliziotti nelle prossime settimane.

Impegno: «Più passa il tempo più diverrà difficile arrestare questa escalation: non possiamo lasciar vincere la paura».

«Abbassare l’imputabilità da 14 a 12 anni non significa aggiungere un cavillo a un sistema legale già di per sé complesso, ma salvare centinaia di bambini», commenta al riguardo Mara Carfagna, portavoce dei deputati di Forza Italia e consigliere comunale nel capoluogo campano. «Ecco perché togliere questo scudo aggiunge così come escludere la sospensione del processo con messa alla prova per i minori che si sono macchiati di reati gravi come associazione di tipo mafioso, omicidio, violenza sessuale e rapina, come previsto da una proposta di legge di Forza Italia già del 2006, può cancellare quella sensazione di impunità che conclude viene ancora percepita oggi in determinati contesti». «Più passa il tempo più diverrà difficile arrestare questa escalation – commenta il deputato napoletano Pd, Leonardo Impegno – Non possiamo lasciar vincere la paura».

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