Giuseppe Sala, sindaco di Milano, ha indirizzato la lettera al Coni due giorni fa. Milano si candida a ospitare le Olimpiadi invernali del 2026. A una condizione che il sindaco Sala ha ripetuto moltissime volte nelle ultime due settimane: la candidatura è subordinata alle decisioni del futuro governo. Poi c’è un altro dubbio in sospeso: Milano/Torino insieme come si legge nel comunicato del Coni o Milano da sola? Per adesso si è ancora fermi sulla seconda ipotesi, Milano da sola, sebbene il Cio punti ad abbattere i costi dei Giochi allargando la partecipazione al territorio.
Prudenza e diplomazia per la candidatura di Milano a sede delle Olimpiadi invernali 2026.
Il Coni ha reso pubblica «la candidatura di Milano/Torino» per i Giochi invernali del 2026. In queste settimane, Palazzo Marino è sempre stato molto prudente negli entusiasmi, nonostante i continui contatti tra il presidente del Coni, Giovanni Malagò, il sindaco Sala e l’assessore allo Sport, Roberta Guaineri. Prudenza e diplomazia per non intraprendere un braccio di ferro con Torino, i costi degli impianti, i tempi lunghi, ma soprattutto l’insegnamento che deriva da Ema, l’Agenzia del Farmaco persa da Milano al sorteggio soffiata sotto il naso dagli olandesi. Ma c’è anche un motivo di correttezza istituzionale.
Sono il governo e il Coni che candidano le città. Non il contrario. Dall’altro lato c’è la possibilità di rientrare alla grande sulla scena internazionale e se i costi sono alti, altrettanto alti sono i contributi che il Coni dà a chi si aggiudica i giochi: un miliardo di dollari. Se a questo si aggiungono il mezzo miliardo di dollari di risparmi imposti dal Comitato olimpico ai futuri organizzatori, la possibilità di far ricorso a impianti sportivi provvisori, ben si capisce la ricaduta economica che potrebbe avere per una città che ha bisogno di mettere mano ai suoi impianti sportivi.
Giuseppe Sala, sindaco di Milano, ha inviato al Coni una lettera con la quale chiedo che Milano possa essere indicata a partecipare alla fase di dialogo prevista per i giochi olimpici invernali 2026. Tale manifestazione di interesse viene esercitata in funzione di una scadenza dettata dal Cio ed è comunque subordinata alle doverose e ineludibili determinazioni del futuro governo italiano. Poi è arrivata la dichiarazione del neogovernatore della Lombardia, Attilio Fontana da sempre fan entusiasta dei Giochi: ha dichiarato che ottenere la designazione per le Olimpiadi 2026 è una battaglia sulla quale ci si impegnerà con la massima determinazione.