A bordo delle due navi, Sea Watch e Sea Eye, la situazione resta difficile per i 49 migranti che si trovano al largo delle coste maltesi da 18 giorni. In questi giorni sono state vane le trattative tra i paesi europei, per trovare un accordo per far sbarcare uomini, donne e bambini salvati nel Mediterraneo dopo essere fuggiti dalla Libia. La questione sarà affrontata oggi sul tavolo del Consiglio dei ministri degli Affari generali Ue a Bruxelles.
Migranti, Matteo Salvini: “Non arriveranno in Italia”
Una situazione di stallo che ha spinto papa Francesco a rinnovare per la seconda volta in 48 ore l’appello all’accoglienza dei profughi e che si aggrava sempre di più con il passare delle ore: “alcune persone hanno iniziato a rifiutare il cibo, la situazione è allo stremo e non possiamo resistere ancora a lungo” hanno fatto sapere le ONG.
“Tra i deboli del nostro tempo che la comunità internazionale è chiamata a difendere – ha detto il Pontefice- ci sono, insieme ai rifugiati, anche i migranti. Ancora una volta desidero richiamare l’attenzione dei Governi affinché si presti aiuto a quanti sono dovuti emigrare a causa del flagello della povertà , di ogni genere di violenza e di persecuzione, come pure delle catastrofi naturali e degli sconvolgimenti climatici, e affinché si facilitino le misure che permettono la loro integrazione sociale nei Paesi di accoglienza“.
Per il momento, è Matteo Salvini a dettare la linea dura e ha ribadito ancora una volta che i porti italiani restano chiusi alle Organizzazioni non governative (Ong). Far approdare le navi, ha dichiarato il vicepremier e ministro dell’Interno «sarebbe un segnale di cedimento che fa dire agli scafisti ‘continuiamo ad andare a prenderli perché tanto prima o poi in Italia ci arrivano. Io dico basta». “Non arriveranno in Italia” ha detto Matteo Salvini.