Dopo l’odissea in mare della nave Aquarius scoppia un nuovo caso politico fra Italia e Europa. Questa volta a finire nel mirino del governo italiano è la nave dell’Ong tedesca Lifeline. Nel corso di alcune operazioni al largo della Libia la nave ha soccorso 229 migranti, ma l’esecutivo italiano non intende rendere disponibili i propri porti. L’Italia ha spiegato che non può essere l’unico paese ad accogliere queste navi ed ha addirittura minacciato di sequestrarla, cosa che secondo il diritto internazionale non potrebbe fare.
Migranti: un nuovo caso politico fra Italia e Europa.
La Ong ha ribadito che l’intervento di soccorso di migranti davanti alle coste libiche e’ avvenuto in acque internazionali e ha fatto sapere che nella notte ha fornito assistenza a un mercantile intervenuto in soccorso di un altro gommone in difficoltà.
Il ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli ha ribadito che deve essere Malta ad accogliere i migranti. La risposta da Malta è stata che né la Lifeline né il coordinamento di Roma hanno trasmesso a Malta una richiesta formale di accogliere la nave.
Il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, in mattinata sul suo profilo Facebook ha scritto: “La nave fuorilegge Lifeline è ora in acque di Malta, col suo carico illegale di 239 immigrati. Per la sicurezza di equipaggio e passeggeri abbiamo chiesto che Malta apra finalmente i suoi porti”. Ed ha aggiunto il ministro: “Chiaro che poi quella nave dovrà essere sequestrata, ed il suo equipaggio fermato Mai più in mare a trafficare, mai più in Italia.
Con queste dichiarazioni il titolare del Viminale ha risposto alle accuse del governo italiano che ha sostenuto di aver ricevuto dall’Olanda conferma che la nave batte illegalmente bandiera olandese. La Lifeline ha pubblicato su Twitter copia dei documenti che proverebbero la regolare iscrizione al registro navale olandese che risulta anche all’autorità marittima internazionale (Imo).
