Migranti: l’Aquarius è arrivata a Valencia ad accoglierli canti e balli di gioia!

Aquarius della ong Sos Mediterranee, con i suoi 630 migranti, è arrivata ieri nel porto di Valencia dopo un lungo e pericoloso viaggio nel mediterraneo.

Migranti: l'Aquarius è arrivata a Valencia ad accoglierli canti e balli di gioia!

La nave Aquarius della ong Sos Mediterranee, con i suoi 630 migranti raccolti in mare più di una settimana fa, è arrivata ieri mattina nel porto di Valencia dopo un lungo e pericoloso viaggio nel mediterraneo. Ad attenderli sul molo spagnolo oltre 2.300 persone tra cui mille volontari della Cruz Roja, 400 della Policia Nacional, 100 della Guardia civil, 400 traduttori e un grande striscione con la scritta “Benvenuti a casa”, in tutte le lingue ma non quella in italiano.

La nave Aquarius è arrivata a Valencia ieri domenica 17 giugno 2018 dopo il rifiuto del governo italiano.

Nel suo tragitto verso Valencia, l’Aquarius è stata accompagnata da una nave della Marina militare italiana, la Orione, e una della Guardia costiera, la Dattilo, che per prima è entrata nel porto spagnolo. Le operazioni sono state accompagnate da un lungo applauso.

Al termine delle operazioni di sbarco, le donne incinte, i bambini e quelli in condizioni precarie di salute sono stati portati in ospedale, mentre tutti gli altri sono stati indirizzati nei vari centri di accoglienza disposti dalla Generalitat valenciana in tutta la regione.

Come ha raccontato Sidonie Nsiako, operatrice del Camerun di Intersos a bordo di nave Dattilo della Guardia costiera: “Abbiamo dovuto fare di tutto per spiegare loro di non mollare. Abbiamo spiegato più volte che il viaggio era lungo, ma alla fine ce l’avrebbero fatta e stamattina, quando hanno visto la città, hanno cantato e ballato. Ringraziavano Dio per essere finalmente arrivati“.

Dopo la chiusura dei porti italiani decisa dal vice premier e Ministro dell’Interno Matteo Salvini, il governo spagnolo ha mostrato massima apertura nell’accoglienza dei migranti. Però la Spagna ha chiarito che resteranno ferme le regole in merito all’asilo. Dovrà essere verificato se ciascun migrante ha diritto o meno alle varie forme di protezione previste. In caso contrario, alcuni verranno respinti al Paese d’origine.

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