Una nuova strage di migranti al largo delle coste libiche dove un gommone è affondato ed almeno 50 persone sono anneggate e almeno 100 i migranti che risultano dispersi nel Mediterraneo. A comunicare la notizia, una portavoce della marina di libica, specificando che solo 16 persone sono state tratte in salvo.
I soccorsi in mare.
Molti tra i sopravvissuti, che sono stati trasferiti nella base navale a Tripoli, hanno riferito che a bordo del gommone affondato c’erano almeno 70 persone al momento della partenza da Khoms, ad est della capitale. Il comandante della guardia costiera libica, Nasr al Qamoud, come riportato dal sito Reuters: “Abbiamo trovato il gommone con i migranti intorno alle 10 del mattino (di ieri ndr.). Era ormai affondato ed abbiamo messo in salvo 16 migranti. Il resto dell’equipaggio, sfortunatamente non c’era piu’ e non abbiamo trovato ne’ superstiti né cadaveri“. In un comunicato della guardia costiera si sostiene che: «Nel frattempo sono arrivate una seconda e una terza segnalazione sulla presenza di imbarcazioni di migranti a nord di Zawiya e sono stati salvati 267 migranti, tra cui donne e 17 bambini».
Secondo quanto reso noto, si tratta per lo più di migranti originari dei Paesi africani, ma ci sono anche alcuni cittadini del Bangladesh e del Pakistan, che «si trovavano a bordo di due gommoni a nord di Zawiya». Aggiunge ancora la Marina libica, nelle ultime ore: «In totale, sono stati salvati 279 migranti, tra cui 19 donne e 17 bambini, purtroppo ci sono molti dispersi, almeno 90-100». Solo qualche giorno fa, la guardia costiera libica era riuscita a salvare altri 135 migranti di “diverse nazionalita’ africane” su un gommone “davanti alle coste di Gasr Garabulli“. Tra loro anche dieci donne incinta. Il giorno dell’Epifania, un gommone carico di migranti una quarantina di miglia a nord dalle coste di Tripoli, salpato probabilmente, dal porto di Gasr Garabulli. I morti accertati sono stati 64. La guardia costiera libica ritiene che ci siano circa un milione di persone pronte ad imbarcarsi.
