Mercoledì delle Ceneri: la prima stazione di Papa Francesco e la Messa con il rito di imposizione delle Ceneri

L’inizio della Quaresima ha inizio dalle stationes. Nel pomeriggio il Papa inizierà la statio, nella chiesa di Sant’Anselmo all’Aventino.

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Oggi 6 marzo 2019 è il mercoledì delle Ceneri, che segna l’inizio della Quaresima, celebrato dall’antico rito delle “stationes”. Nel pomeriggio il Papa inizierà la statio, nella chiesa di Sant’Anselmo all’Aventino. In seguito ci sarà la processione penitenziale verso la basilica di Santa Sabina. Quella delle “stationes” quaresimali è una tradizione antica, che risale al V secolo. Il termine si riferisce al “sostare” prima di intraprendere il pellegrinaggio quotidiano in atteggiamento di lode e di preghiera. I fedeli ogni giorno si radunano e fanno sosta (statio) presso una delle tante “memorie” dei martiri, che sono le fondamenta della Chiesa di Roma.

Oggi la prima stazione quaresimale con Papa Francesco nella chiesa di Sant’Anselmo all’Aventino.

La prima delle stazioni quaresimali è prevista oggi, Mercoledì delle Ceneri. Nel pomeriggio Papa Francesco inizierà, nella chiesa di Sant’Anselmo all’Aventino, la “statio” cui farà seguito la processione penitenziale verso la basilica di Santa Sabina. Alla processione, insieme al Pontefice da cui verrà guidata, ci saranno i cardinali, gli arcivescovi, i vescovi, i monaci benedettini di Sant’Anselmo, i padri domenicani di Santa Sabina e i fedeli. Al termine della processione, il Papa presiederà la Messa con il rito di benedizione e di imposizione delle Ceneri.

Sottolinea padre Giuseppe Midili, direttore dell’Ufficio liturgico della diocesi di Roma, come riporta il sito Vatican news: “È un itinerario penitenziale che ci aiuta a riscoprire la prospettiva di santità a cui siamo chiamati. Sostiamo sui luoghi in cui i martiri hanno dato la vita, per riscoprire il senso della nostra esistenza. Percorriamo le vie della città di Roma e di ogni città, e riscopriamo che le strade in cui si svolge la nostra vita quotidiana sono state abitate da santi, da martiri… da testimoni”.

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