Quest’anno la maturità comincerà mercoledì 19 giugno alle ore 8:30. La seconda prova maturità è fissata per giovedì 20 giugno. Si tratta della prova scritta d’indirizzo, con le materie che caratterizzano il singolo corso di studi, ed infine il colloquio orale. Il voto finale alla Maturità 2024 parte da 60 punti per il minimo e 100 punti come massima voto. L’esame si svolgerà in continuità con le modalità stabilite per lo scorso anno. Per quel che riguarda le materie della seconda prova, al Classico è stata estratta greco, matematica allo Scientifico, valida anche per scienze applicate e la Sezione a indirizzo Sportivo dello Scientifico, lingua e cultura straniera 3 per il Liceo linguistico.
La valutazione della capacità di argomentare in modo personale
Il Ministro dell’Istruzione Valditara ha ribadito, che nella prova orale sarà valorizzato il carattere interdisciplinare del colloquio. Lo studente dovrà, tra l’altro, dimostrare di aver acquisito i contenuti e i metodi propri delle singole discipline, e di essere capace di utilizzare le conoscenze acquisite e di metterle in relazione tra loro per argomentare in maniera critica e personale. Il colloquio si svolgerà a partire dall’analisi, da parte del candidato, del materiale scelto dalla commissione.
Un approccio meno stressante e più produttivo
La Maturità rappresenta certamente un punto di svolta nella vita studentesca che richiede preparazione scolastica e gestione emotiva. Secondo Giuseppe Lavenia, psicoterapeuta e presidente dell’Associazione Nazionale Dipendenze Tecnologiche e Cyberbullismo, le istituzioni educative hanno il dovere di valutare e migliorare costantemente il modo in cui le informazioni sull’esame di Maturità, che è in continua evoluzione e mutamento, sono comunicate per evitare di alimentare ansia e preoccupazione. Occorrono programmi di orientamento efficaci, risorse informative accessibili e un dialogo aperto tra studenti, insegnanti e dirigenti. Questo approccio può contribuire a creare un ambiente di preparazione all’esame meno stressante e più produttivo per gli studenti.
Tra scongiuri e riti propiziatori
L’esame di maturità è da tempo accompagnato per gli studenti da una serie di riti propiziatori, tra cui quello di scrivere il voto sulla sabbia, durante una giornata trascorsa al mare, il pellegrinaggio in un luogo di preghiera, la “benedizione delle penne“, il tradizionale ballo tondo in Sardegna, che prevede che i danzatori si tengano per mano e danzino ruotando in senso orario a ritmo di musica, i riti goliardici in riviera adriatica, dove a 100 giorni dall’esame, è usanza scatenarsi a una delle tante feste organizzate dalle discoteche. Un rito nuovissimo è quello della Giornata in maschera: si sceglie un tema, e si va a scuola mascherati.
Come ogni anno non mancherà il tototracce
Altrettanto gettonato è il tototracce, relativo alla prima prova, che consiste in un compito di italiano. I temi della prima prova vengono ideati dal Ministero dell’Istruzione e sono in tutto sette, per tre diverse tipologie: due analisi del testo, 3 tracce di testo argomentativo e 2 temi di attualità. Ogni anno, nelle settimane che precedono la maturità si scatena il tototemi, per cercare di individuare le papabili tracce dell’esame. Quest’anno tra le varie tracce che vengono già date come possibili, il conflitto israelo palestinese, la ricorrenza dei 150 anni dalla morte di Alessandro Manzoni, i 100 anni dalla nascita di Calvino, 30 anni dalla nascita dell’Unione Europea, e tante altre ricorrenze che potrebbero costituire oggetto di prova.
Una nuova fase in cui guardare con speranza al futuro
L’esame di maturità, nonostante i cambiamenti, resta un punto di svolta nella vita di ogni ragazzo, un momento in cui si chiude un ciclo. Si apre una nuova fase, a cui ci si affaccia pieni di speranze e sogni, ed in cui dobbiamo farci guidare sì da un senso pratico nella scelta della strada da intraprendere, ma anche da quelle che sono le nostre attitudini e propensioni. La notte prima degli esami resta per tutti, come recita il testo della celebre canzone di Venditti, “una notte di sogni, di coppe e di campioni, notte di lacrime e preghiere”, ma anche di emozioni uniche, che porteremo sempre nel cuore nel corso della nostra vita.