Massimo Giletti torna a parlare di Fabrizio Frizzi e del loro rapporto con la Rai

La morte improvvisa di Fabrizio Frizzi avvenuta lo scorso marzo ha lasciato un vuoto nel cuore di tutti quelli che lo amavano e negli telespettatori.

Massimo Giletti torna a parlare di Fabrizio Frizzi e del loro rapporto con la Rai

La morte improvvisa di Fabrizio Frizzi avvenuta lo scorso marzo ha lasciato un vuoto nel cuore di tutti quelli che lo amano e seguivano tutti i giorni su Rai 1. Massimo Giletti in un’intervista è tornato a parlare dell’amico e collega Fabrizio Frizzi e del loro rapporto con la Rai. Per il conduttore la morte di Fabrizio Frizzi è una ferita ancora aperta, difficile da rimarginare dopo tutti quegli anni trascorsi insieme in Rai.

Massimo Giletti torna a parlare di Fabrizio Frizzi e del loro rapporto con la Rai.

Massimo Giletti, in un’intervista a In Famiglia è tornato a parlare del doloroso addio all’amico e collega Fabrizio Frizzi. “Io e Fabrizio siamo cresciuti insieme – ha detto Massimo Giletti – per me è stato difficile superare il lutto. Lui era una persona per bene, ma questo non è bastato“.

Poi il conduttore approdato a La7 ha rivolto un pensiero al loro ruolo e gli anni passati alla Rai. “Sia io che lui, abbiamo vissuto dei momenti difficili in Rai -ha spiegato- Ricordo la sua sofferenza quando la Rai non lo voleva più. Ad oggi, sono molte le persone che dimenticano quanto accaduto in passato, ma io non dimentico nulla”.

Una rivelazione questa di Massimo Giletti che riaccende di nuovo i riflettori sulle polemiche sollevate da diversi colleghi di Fabrizio Frizzi proprio pochi giorni dopo la sua morte. Non è un caso, che a risollevare la questione sia stato proprio Massimo Giletti, dopo le voci circolate in merito al suo ritorno in casa Rai.

“Ho messo da parte la sofferenza per essere stato costretto a scegliere un’altra strada che mi consentisse di continuare a fare il mio lavoro – ha spiegato il conduttore de L’Arena – Amo la Rai e l’amerò sempre. Su La7 sono libero. Cairo è un editore che non ti chiede nulla se non di fare ascolti. E’ importante per chi fa inchieste, come nel mio caso, sapere che deve solo fare il suo lavoro e bene. E’ una garanzia che non tutti possono darti”.

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