E’ durata circa due ore la cena di lavoro di ieri sera a Bruxelles che ha visto protagonisti il premier Conte, il presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker, il ministro Tria, il commissario Ue agli affari economici Moscovici e il vicepresidente della Commissione Dombrovskis.
Come riportato da un portavoce della Commissione europea “il lavoro proseguirà nei prossimi giorni per avvicinare i rispettivi punti di vista e cercare una soluzione di prospettiva”. Non è chiaro tuttavia su quali contenuti si svilupperà il dialogo in quanto non si è parlato di saldi di bilancio visto che per la Commissione il solo modo di non proporre ai ministri finanziari l’apertura della procedura per infrazione su debito eccessivo è il taglio del deficit/pil nel 2019 (previsto al 2,4%).
Il punto dopo l’incontro tra Tria, Junker e Conte sulla manovra
“Sono molto soddisfatto, il clima mi ha rasserenato sul fatto che si sta proseguendo sul dialogo costruttivo” afferma ciò nonostante il premier Conte e nel caso che la manovra non venisse approvatarassicura ”l’Italia ha dei fondamenti così solidi che non parlerei assolutamente di rischio Grecia.” Matteo Salvini ha ribadito “No ai ricatti! All’Europa serve un’Italia che cresce. E penso che sanzioni e ricatti non servano né agli italiani né all’Ue”.
Stasera a Palazzo Chigi il punto sulla manovra
Mette invece in chiaro Di Maio: “Tria e Conte hanno fatto più che una apertura, la lettera che abbiamo mandato a Bruxelles non dice ‘così o niente’ siamo pronti a toccare una serie di punti che non sono quelli fondamentali”. Nel caso la procedura sia inevitabile Conte spera che questa abbia tempi lunghi in quanto un conto sarebbe prendere decisioni importanti entro fine aprile, in pieno periodo di campagna elettorale per il voto europeo, un altro conto è avere tempo fino a Luglio.
Stasera si terrà un vertice a Palazzo Chigi per fare il punto sulla manovra dopo la cena di ieri. Alla riunione parteciperanno i due vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini e il ministro Tria.
