Manovra, raggiunto accordo tra il governo e la Commissione Ue

L’accordo tra Roma e Bruxelles è stato trovato. Secondo quanto trapelato, il governo italiano dovrebbe riuscire a evitare la procedura di infrazione.

Manovra, raggiunto accordo tra il governo e la Commissione Ue

L’accordo tra Roma e Bruxelles sulla legge di Bilancio è stato trovato. Secondo quanto trapelato, il governo italiano dovrebbe riuscire a evitare la procedura di infrazione europea modificando la manovra bocciata dalla Commissione Ue. Il deficit dovrebbe scendere al 2,04% dal precedente 2,4% mentre il debito andrà a ridursi per via di maggiori dismissioni di cespiti immobiliari e la crescita prospettata sarà pari all’1% contro il 1,5% stimato. Secondo quando emerso, inoltre, verranno ristrette le platee di reddito di cittadinanza e di quota 100 per effetto del rinvio delle misure e l’effetto rinuncia.

Il premier Giuseppe Conte riferirà oggi, mercoledì 19 dicembre 2018, alle 12 nell’Aula del Senato in merito ai dettagli dell’accordo con Bruxelles. I lavori della commissione Bilancio del Senato sulla manovra sono rinviati, invece, alle 14.30, dopo la comunicazione in aula del premier. E’ prevista inoltre una seduta notturna alle ore 20.30; mentre per giovedì sono fissati due appuntamenti, alle 9.30 e alle 15.

Manovra, accordo Roma-Bruxelles: alleggeriti quota 100 e reddito di cittadinanza

Per quanto riguarda la quota 100 sarà possibile accedere alla pensione con 62 anni di età e 38 di contributi. Le finestre, saranno sono mobili: 3 mesi per i dipendenti del settore privato; 6 per quelli pubblici e 2 in più per gli insegnanti. La platea interessata è di circa 800mila persone nel triennio 2019-2021, di cui 350mila almeno l’anno prossimo. La spesa è di 4,7 miliardi e comprende anche il rinnovo per un anno di Ape sociale e opzione donna. Le regole della legge Fornero, ovvero 67 anni di età con 20 di contributi o 42 anni e 10 mesi rimangono in vigore. Per quanto corcerne la penalizzazione per chi si ritira prima e il divieto di cumulo con redditi da lavoro dipendente per 5 anni dovrebbero consentire un risparmio ulteriore rispetto allo stanziamento previsto.

Per quanto riguarda, invece, il reddito di cittadinanza, la platea potenziale è di 5 milioni di persone e i 780 euro mensili saranno erogati in base all’Isee. Inoltre, sono previste decurtazioni se si è proprietari di una prima casa. Lo stanziamento è di 6,1 miliardi per l’anno prossimo e un altro miliardo sarà destinato al rilancio dei centri per l’impiego, ma dei 7,1 miliardi complessivi 2 miliardi proverranno dallo stanziamento per il Rei.

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