Manovra, oggi testo alla Camera per la seconda lettura. L’ok definitivo entro sabato

Dopo aver incassato l'ok del Senato, manovra tornata oggi Camera, puntando al varo definitivo senza che ci sia alcuna modifica entro sabato 29.
Manovra, oggi testo alla Camera per la seconda lettura. L'ok definitivo entro sabato

La manovra, è tornata oggi, giovedì 27 dicembre 2018, alla Commissione bilancio della Camera dopo aver incassato l’ok del Senato, puntando al varo definitivo con la fiducia senza che ci sia alcuna modifica entro sabato 29. “Perché approviamo la manovra il 29 dicembre? Perché dopo anni c’è un Governo che ha trattato con l’Europa e ha combattuto. In passato le approvavano prima perché tagliavano e Bruxelles era contenta. Noi con questa manovra rimettiamo quasi 20 miliardi di euro nelle tasche degli italiani“, ha dichiarato il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini.

Rimangono, l’incognita sui due provvedimenti portanti della maggioranza Lega-M5S, ovvero il reddito di cittadinanza e superamento della riforma della legge Fornero, con il varo di “quota 100“. Entrambi arriveranno solamente a gennaio, con due distinti decreti, con il deficit a 2,04 concordato con Bruxelles rischia di ridurre il potenziale peso specifico delle due misure.

Reddito di cittadinanza e quota 100 arriveranno a gennaio con due distinti decreti

Quota 100 si vede scendere i fondi a disposizione per il 2019 da 6,7 miliardi a poco meno di 4, ma la misura dovrebbe partire a primavera, come assicurato dall’esecutivo, mentre il reddito ha subito un taglio di 1,9 miliardi e può contare su 7,1 miliardi. Il M5s ha assicurato che i capisaldi non mutano: partenza per fine marzo, erogazioni fino ai 780 euro per i redditi più bassi.

«Stiamo incrociando tutte le banche dati, stiamo incrociando i redditi, ovviamente se uno ha due o tre case, o due o tre macchinoni, non vedrà un centesimo di euro», ha assicurato il vicepremier e ministro dell’Interno. Per quanto riguarda la quota 100, il taglio di 2,7 miliardi, contro i 2 annunciati, non comporta secondo il sottosegretario leghista all’Economia Massimo Garavaglia modifiche sostanziali. “Non c’è nessun problema né per quota 100 né per le altre misure esistenti“. Nel frattempo il vicepremier Luigi Di Maio ha lanciato l’operazione “mani di forbice” per “continuare ad individuare gli sprechi, tagliando e razionalizzando la spesa inutile” . E tra le priorità per i prossimi sei mesi inserisce anche il taglio del numero dei parlamentari“.

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright MyMagazine.news

Informazioni sull'autore