Manovra, nottata di lavoro sul Def. Oggi nuovo vertice a Palazzo Chigi

Stamattima, mercoledì 3 ottobre 2018, a Palazzo Chigi si è tenuto un nuovo vertice sulla Manovra economica dopo quello chiuso nella nottata di ieri.

Manovra, nottata di lavoro sul Def. Oggi nuovo vertice a Palazzo Chigi

Stamattima, mercoledì 3 ottobre 2018, a Palazzo Chigi si è tenuto un nuovo vertice sulla Manovra economica dopo quello chiuso nella nottata di ieri. Il colloquio tra il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, i due vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini, il ministro dellìeconomia Giovanni Tria e il ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi è durato circa due ore. Presenti alla riunione anche i due viceministri dell’Economia Massimo Garavaglia e Laura Castelli.

Vertice sulla manovra, Conte: “Confermiamo la linea, riforme già dal 2019”.

Il governo sembrerebbe intenzionato a resistere sulla linea del deficit al 2,4 per cento del Pil per il 2019. “Confermiamo le anticipazioni che ci avevano indotto a definire la manovra seria, razionale e coraggiosa“, si legge nella nota finale del premier Giuseppe Conte, che durante il colloquio di ieri, ha postato un’immagine con i vicepremier e il titolare del Mef. “Confermiamo – proseguito Conte – il programma delle riforme annunciate che partiranno già nel prossimo anno. Abbiamo lavorato per accelerare la discesa del rapporto debito/Pil in modo consistente nell’arco del triennio“.

Dello stesso avviso il vicepremier e ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio che ha dichiarato: “Confermiamo il 2,4% e si punta a una diminuzione del debito negli anni successivi grazie alla crescita che ci sarà e ai tagli agli sprechi prodotti dal lavoro del nostro team “mani di forbici“.

Il vicepremier e ministro dell’interno Matteo Salvini hadetto: “Confermato: puntiamo tutto sul lavoro e sulla crescita, via la Fornero e meno tasse alle partite iva, in Europa se ne faranno una ragione, gli italiani sono stufi di precarietà e insicurezza”.

Intervistato dal programma Tagadà su La7, a una domanda sulle affermazioni del presidente della Commissione Ue, che aveva ipotizzato un rischio Grecia per l’Italia, Salvini ha risposto: “Io parlo con persone sobrie che non fanno paragoni che non stanno nè in cielo nè in terra”. “In una grande famiglia – ha aggiunto – non ci sono figli di serie A e figli di serie B. Se qualcuno straparla perche’ rimpiange un’Italia precaria e impaurita, magari per poter comprare sotto costo le aziende che sono rimaste in questo Paese usando spread e mercati per intimorire qualcuno ha trovato il ministro sbagliato ed il Governo sbagliato”.

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