Manovra, governo tratta sul deficit al 2%: previsto nuovo vertice Conte, Salvini e Di Maio

Si tratta per abbassare il deficit al 2%, Di Maio e Salvini dovranno dare il via libera ad una messa a punto di quota 100 e reddito di cittadinanza.

1 maggio 2023, Consiglio dei ministri a Palazzo Chigi. Le misure all'ordine del giorno

L’esecutivo Lega-M5S dovrà trattare per abbassare il deficit al 2%, e i due vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini dovranno dare il via libera ad una messa a punto di quota 100 e reddito di cittadinanza. Il mandato dato al Presidente del Consiglio a trattare con Pierre Moscovici e Jean Claude Juncker per evitare la procedura d’infrazione è forte ma ancora condizionato a evitare delle “rinunce”.

I due leader di M5s e Lega, hanno firmano una nota congiunta di fiducia alla trattativa del premier, si sarebbero convinti ad abbassare il deficit dello 0,2% ma non lo 0,4%. Alla fine di una lunga nottata di trattative, governo e relatori hanno consegnato alla Camera un pacchetto di 54 nuovi emendamenti. La trattativa, dunque, è soprattutto interna al governo. Per la giornata di oggi è previsto un nuovo incontro tra il premier Giuseppe Conte, e i vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio.

Manovra, al lavoro su quota 100 e reddito di cittadinanza

A finire nel mirino di Bruxelles ci sono proprio le pensioni, per il rischio che “quota 100” comporterebbe sulla tenuta dei conti della previdenza. Il vicepremier Matteo Salvini annuncia di voler “smontare la Fornero pezzo per pezzo”. Il problema per il 2019 è che per fare partire la quota 100 e reddito di cittadinanza ad aprile, come intendono fare i due vicepremier costa troppo.

“Perciò – come si legge su rainews – in queste ore entrambi i provvedimenti sono all’esame della Ragioneria e del Mef per essere “razionalizzati e affinati”: due le soluzioni, o si fanno partire a giugno o si rimodula la platea”. La trattativa con Bruxelles, è pienamente aperta. I leader di M5s e Lega tentano fino all’ultimo di cedere il meno possibile. Ma, spiegano dal governo, neanche il deficit al 2,1% sembra bastare all’Europa: si deve arrivare al 2%. Il premier ha ottenuto da Di Maio e Salvini un mandato a continuare a trattare: “Siamo nelle mani giuste”, dicono, per un “dialogo franco e rispettoso con le istituzioni Ue, senza rinunce sul patto con gli italiani” e le misure che puntano a una manovra espansiva “per evitare una terza recessione”.

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