Manovra, Di Maio nega dimissioni Tria. Ma la Lega: «Se serve lo cambiamo»

Momenti decisivi per Def, dopo l'intesa tra M5S e Lega avvenuta nelle scorse ore, cresce la tensione con il ministro dell'Economia, Giovanni Tria.

Manovra, Di Maio nega dimissioni Tria. Ma la Lega: «Se serve lo cambiamo»

Sono momenti decisivi per la nota di aggiornamento al Def, dopo l’intesa tra M5S e Lega avvenuta nelle scorse ore, cresce la tensione con il ministro dell’Economia, Giovanni Tria. Un vertice di governo è previsto oggi alle 16 con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e i due vicepremier e ministri Luigi Di Maio e Matteo Salvini. A seguire alle 20 previsto il consiglio dei ministri. Rimane l’incognita se davvero riusciranno a trovare un accordo sulla manovra.

Anche se nelle ultime ore è circolata la notizia dello slittamento del consiglio di ministri previsto per approvare la nota di aggiornamento al Def. Il vicepremier Luigi Di Maio ha negato: “Non ho notizie di un rinvio“. E poi ha smentito anche di aver chiesto le dimissioni del ministro dell’Economia. “È in corso una discussione senza dogmi, né paletti e stiamo discutendo per avere il meglio per i cittadini italiani – ha spiegato – ci sono delle differenze di vedute che dobbiamo superare”.

Manovra, Lega: “Se Tria non è più nel progetto lo cambiamo”.

Lega e 5 stelle hanno chiesto di spingere il deficit oltre il 2%, almeno al 2,4%. E su questo punto i due vicepremier hanno detto di essere riusciti a trovare un accordo. Ma il ministro dell’Economia Giovanni Tria rimane sulla sua linea del 2% ed ha inviato segnali precisi sia a Matteo Salvini che a Luigi Di Maio.

Come viene riportato su Ansa: “segnali che qualcuno in Parlamento interpreta anche come l’intenzione di arrivare alle conseguenze estreme delle dimissioni, la Lega fa sapere che se il ministro non è più nel programma di governo se ne cercherà un altro”. Infatti, il capogruppo della Lega alla Camera, Riccardo Molinari, ha dichiarato durante la trasmissione Agorà su Rai 3: “Se Tria non è più nel progetto, troveremo un altro Ministro dell’Economia“.

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