Manovra, bocciata dall’Ue per debito eccessivo. Ecco cosa succederà ora…

Dopo la nuova bocciatura della manovra dall'Ue e l'avvio di una procedura di infrazione. L'esecutivo gialloverde sta studiando le prossime mosse.

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Dopo la nuova bocciatura della manovra da parte della Commissione Ue e l’avvio di una procedura di infrazione. L’esecutivo gialloverde sta studiando le prossime mosse. Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, sarà alla Camera oggi pomeriggio per riferire sulla risposta all’Ue in merito alla manovra finanziaria italiana. In seguito, il premier è atteso ad una cena con il presidente Juncker sabato nel quale proverà una nuova mediazione.

Il premier Giuseppe Conte, su facebook ha scritto: “Sulla manovra economica il Governo è pronto a un confronto costruttivo con la Commissione europea. Sabato incontrerò il presidente Juncker, al quale esporrò l’impostazione, l’ispirazione e le caratteristiche della nostra manovra economica, al fine di rimarcarne la solidità ed efficacia”.

Manovra bocciata, ecco cosa succederà ora.

La procedura per deficit eccessivo per violazione della regola del debito, è il primo passo di un percorso che durerà diversi mesi. Se l’italia non riuscisse a riallineare i conti pubblici ai vincoli europei, la procedura d’infranzione potrebbe scattare a partire dalla primavera del 2019, dopo che la Commissione avrà riesaminato il rispetto delle regole sulla base dei dati a consuntivo per il 2018.

Una volta individuata la violazione, la procedura d’infrazione Ue prevede alcuni passaggi durante i quali il Paese “indisciplinato”, dovrebbe correggere lo squilibrio di finanza pubblica e riportarlo in linea con i requisiti europei del deficit e del debito, entro un determinato periodo e sotto il costante monitoraggio dell’UE. Pena l’applicazione di alcune sanzioni.

Il capogruppo alla Camera del M5S, Francesco D’Uva ha scritto su Facebook: “Ci chiediamo perché la commissione Ue apra la procedura d’infrazione nei confronti dell’Italia che ha sempre rispettato le regole, a differenza di altri Paesi. E le stiamo rispettando anche con questa manovra! Ai cittadini diciamo di non temere perché non arretriamo: non siamo stati votati per realizzare le stesse politiche distruttive dei vecchi governi”.

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