Il commissario Montalbano ha compiuto 20 anni, su Rai 1 in onda due nuovi episodi intitolati “L’altro capo del filo” dove è stato affrontato il dramma vissuto dai migranti che sbarcano sulle nostre coste e il delitto di una sarta e “Un diario del ’43″ in onda questa sera lunedì 18 febbraio 2019. Su Vanity Fair, Luca Zingaretti ha dichiarato di non sentirsi invecchiato dopo questi 20 anni che ha vestito i panni del Commissario più amato della televisione, anzi ritiene di essere “ringiovanito”.
Luca Zingaretti è convinto che “la chiave vincente” della serie sia stata la capacità di “raccontare qualcosa di tradizionale, ma come non si era mai visto prima”. Poi, l’attore ha dichiarato che sa perfettamente che un giorno dovrà dire addio al suo personaggio Salvo Montalbano: “Come è giusto che sia fa parte della vita. Giovanni Falcone diceva che ‘ogni cosa umana è destinata ad avere un inizio e una fine’. Prima o poi io e Salvo dovremmo dirci addio“.
Luca Zingaretti ha letto la lettera scritta da Andrea Camilleri per festeggiare i 20 anni del Commissario Montalbano
Salvo Montalbano nato dalla penna di Andrea Camilleri ha scritto per festeggiare questo importante traguardo una lunga lettera a Luca Zingaretti che l’attore ha letto nel corso della puntata di ‘Che tempo che fa’ andata in onda domenica 10 febbraio 2019.
“Caro Luca, e chi ce l’avrebbe detto che avremmo festeggiato vent’anni insieme? Ricordo che un giorno mi telefonasti chiedendomi spiegazioni sul personaggio e il modo migliore per interpretarlo. Io ti risposi picche, dicendoti che eri così bravo che avresti saputo trovare da solo il modo migliore per rendere la figura del commissario e infatti, ci sei pienamente riuscito” ha scritto Andrea Camilleri a Luca Zingaretti.
Lo scrittore ha poi sottolineato come Salvo Montalbano abbia raccontato 20 anni della storia del nostro Paese: “Talvolta Montalbano è riuscito in qualche modo a fare giustizia. Altre, e forse sono le più numerose, si è dovuto arrendere davanti all’incapacità sua e della stessa Italia di poter dire la verità. Credo che in questo risieda il successo del nostro Montalbano, nell’essere davvero uomo, nell’essere quanto di più lontano da un eroe e quanto di più vicino al padre che tutti vorremmo“.
