L’orsa Jj4 per adesso non sarà abbattuta, il Tar sospende l’ordinanza!

L'orsa Jj4,che aveva ucciso il runner ventiseienne Andrea Papi nei boschi sopra Caldes, in Trentino, non sarà abbattuta, almeno momentaneamente.

Orso Bruno

L’ordinanza di abbattimento dell’orsa ‘Jj4’ che aveva ucciso il runner ventiseienne Andrea Papi nei boschi presso Caldes, in Trentino, è stata sospesa dal Tar di Trento, che ha accolto le motivazioni espresse dalla Lega Anti Vivisezione. Il governatore Maurizio Fugatti aveva ordinato la cattura e l’abbattimento dell’animale di diciassette anni dopo l’aggressione mortale compiuta.

A maggio la decisione definitiva!

La Lega Anti Vivisezione (Lav) Italia nei giorni scorsi aveva inviato al presidente della Provincia Autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, e al ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin, la proposta di trasferimento di ‘Jj4’ in un rifugio sicuro. Al che l’ordinanza è stata sospesa fino a maggio. Il plantigrado aveva già aggredito due uomini sul monte Peller. Anche all’epoca la provincia aveva richiesto il suo abbattimento e anche allora l’ordinanza di cattura venne annullata dal Tar.

Le parole del Governatore!

In un primo tempo il governatore Fugatti aveva fatto sapere che era stato deciso di abbattere l’orso, descritto come pericoloso per l’incolumità e la sicurezza pubblica. “Il dispositivo prevede che il Corpo forestale dia seguito all’ordinanza, proseguendo il monitoraggio dell’area e procedendo nel più breve tempo possibile all’identificazione genetica dell’esemplare responsabile dell’aggressione e di procedere nell’abbattimento. Eventuali esemplari catturati nelle operazioni potranno essere custoditi in cattività in attesa della conferma genetica”.

La posizione dell’Ente Protezione Animali!

Tutto ciò aveva provocato le reazioni delle associazioni animaliste. “Il giovane Andrea è vittima anche delle negligenze della politica, di cui oggi fa le spese anche l’orso“, il commento dell’Ente Nazionale Protezione Animali (Enpa). Nell’esprimere dolore e vicinanza alla comunità, l’Enpa ha riferito “che purtroppo in questi lunghi 20 anni non c’è stata, da parte degli amministratori della provincia autonoma di Trento, una politica di informazione e formazione rivolta ai cittadini sulla corretta convivenza con gli orsi e sul rapporto con la natura in tutte le sue forme di vita”.

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