Tante sono le famiglie che hanno bisogno di essere supportate nell’assistere i propri anziani genitori, in costante aumento per via dell’invecchiamento della popolazione e dei tanti impegni che presuppone la vita quotidiana. Con il crescente costo della vita si tratta per molti di una spesa elevata. L’assistenza professionale è necessaria a tutela dell’anziano.
Tutelare al massimo le condizioni dell’anziano non autosufficiente
Deve trattarsi di un servizio non improvvisato per non metterne a rischio la salute dell’anziano. Affidarsi a un’agenzia specializzata per l’assistenza ai propri familiari non autosufficienti, in particolare agli anziani, è una soluzione vantaggiosa per molte ragioni, visto che l’intervento di un’assistente domiciliare professionale può coprire esigenze puntuali, e beneficiare di una grande competenza e conoscenza in materia. Chiaramente i costi di tali prestazioni esistono, ma i vantaggi sono di gran lunga superiori rispetto ai danni di affidarsi a persone non specializzate.
Verso una riforma più ampia dell’assistenza agli anziani
Il Patto per un Nuovo Welfare siglato dal Governo sulla Non Autosufficienza cerca di venire incontro alle esigenze delle famiglie, nell’ottica di una riforma più ampia dell’assistenza agli anziani non autosufficienti. Da una parte, si supera l’attuale frammentazione per costruire un sistema che sia unitario, e dall’altra si cerca di predisporre interventi di qualità e capaci di rispondere in modo appropriato alle importanti esigenze degli anziani, dai servizi domiciliari a quelli residenziali, dai trasferimenti monetari ai sostegni ai caregiver e assistenti familiari.
Per il presidente Meloni è necessario che il tema diventi una priorità politica per il nuovo Governo e il nuovo Parlamento. Quella per gli anziani non autosufficienti, nelle intenzioni del nuovo esecutivo, deve diventare una grande e qualificante riforma della nuova legislatura.
Aumento dell’assegno di accompagnamento in alcuni casi
Il decreto attuativo della Legge delega 33 approvata a marzo 2023 dà il via alla riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti. Al momento verrà introdotto in via sperimentale un aumento dell’assegno agli ultraottantenni in condizioni gravi con 6.000 di Isee, per i quali si passerà da un assegno di accompagnamento attualmente pari a 531,76 euro a 1.380 euro, da poter spendere per servizi, cura e assistenza. La prestazione sarà erogata dall’Inps e riconosciuta, previa espressa richiesta, alla persona anziana non autosufficiente, in possesso dei seguenti previsti. Per il momento, è una scelta parziale rispetto all’obiettivo complessivo di ridisegno dell’indennità di accompagnamento.
L’avvio di una fase di sperimentazione
Si vedranno i risultati della sperimentazione che dovrebbe portare anche, grazie all’incentivazione della spesa in servizi certificati, all’emersione del lavoro nero. Difficilmente in futuro tale quota potrà essere in futuro garantita a tutti gli anziani non autosufficienti, altrimenti la spesa aumenterebbe di 16,8 miliardi l’anno. L’idea di fondo potrebbe essere quella di lasciare l’indennità di accompagnamento in cifra fissa uguale per tutti e graduare e legare all’utilizzo per i servizi solo la quota aggiuntiva. La quota aggiuntiva sarà revocabile se non utilizzata per contratti regolare di lavoro di personale domestico o di imprese specializzate nell’assistenza.