La Liberazione: cosa si festeggia oggi 25 aprile 2019

Il 25 aprile si celebra la Festa della liberazione dal regime fascista e dall'occupazione nazista. Il racconto di un testimone dell'incontro tra Mussolini ed il Generale Cadorna.

La Liberazione: cosa si festeggia domani 25 aprile 2019

Il 25 aprile in Italia si celebra la festa della Liberazione dal regime fascista e la fine dell’occupazione militare dei nazisti.. Il motivo di questa scelta convenzionale è dovuta al fatto che il 25 aprile 1945 è iniziata la ritirata dei soldati nazisti e fascisti della repubblica di Salò da Milano e Torino. La fine della Seconda Guerra Mondiale in Italia è stata decretata ufficialmente, il 29 aprile.

Radio popolare ha raccolto la testimonianza di Pio Bruni, unico testimone vivente della fine dell’epoca fascista, incaricato di organizzare il 25 aprile 1945 l’incontro che tra Mussolini ebbe presso l’Arcivescovado di Milano con il Comitato di Liberazione Nazionale, per trattare la resa. Bruni  era uno degli ufficiali di collegamento del Generale Cadorna, comandante militare del Comitato di Liberazione Nazionale.

Il racconto di Bruni

Chiamato dal Generale Cadorna a far parte del Corpo Volontari della Libertà, con compiti di intelligence e collegamento, Pio Bruni fece la spola tra la Svizzera e il Nord Italia, incontrò l’inviato americano John Foster Dulles, si occupò del coordinamento dei gruppi partigiani tra Piemonte e Lombardia, fino al suo arresto. Scambiato con dei prigionieri tedeschi, Pio Bruni, venne avvicinato da ambienti industriali vicini a Mussolini per organizzare un incontro tra il Duce e il CLN, con la mediazione del cardinale Schuster.

L’atto finale del fascismo

L’incontro in questione segnerà l’atto finale del fascismo e della Repubblica di Salò. “Accompagnai Mussolini all’arcivescovado… ed è vero: per un poco fui l’unico presente all’incontro, in attesa dell’arrivo di altri personaggi. Mussolini era uno straccio, accasciato sullo stesso divano rosso su cui sedeva anche Schuster”, ha raccontato Bruni.

Alla notizia che i nazisti avevano firmato la resa, Mussolini, con uno scatto si alzò: “Ci hanno tradito un’altra volta.” Non ho mai compreso a cosa si riferisse di preciso. In ogni caso l’incontro venne interrotto… Mussolini e altri del suo seguito se ne andarono e in quel momento entrò Pertini. Era chiaramente contrario a ogni trattativa con il Duce e rivolto all’arcivescovo Schuster disse: “Qui ci vuole un bagno di sangue, bisogna che queste persone la paghino.”

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright MyMagazine.news

Informazioni sull'autore