Il CT Mancini non cambia la squadra che vince se non per necessità, così Emerson Palmieri giocherà al posto dell’infortunato Spinazzola, e gli altri saranno gli stessi dieci che hanno prevalso sul Belgio di Lukaku e De Bruyne. «Ma sarà una partita diversa», chiosa il tecnico azzurro, perché la Spagna fa del possesso palla quasi una religione e sa bene come si vivono certe notti senza ritorno. Finora, tra Mondiali e Europei, ha giocato cinque semifinali e le ha vinte tutte.
Una difesa di ferro!
Chi riuscirà a prendere il controllo del gioco avrà un sicuro vantaggio. Italia e Spagna, spiega il sito de Il Corriere della Sera, si specchiano negli stessi principi, però noi siamo più lesti e elettrici nelle verticalizzazioni e contiamo su una difesa di ferro. Mancini ha deciso di far giocare Chiellini a fianco di Bonucci, ripropone il centrocampo classico, con Barella, Jorginho e Verratti, la stimmate dell’Italia, e davanti Chiesa è in vantaggio su Berardi nel tridente con Immobile e Insigne.
Le probabili formazioni!
Il laziale, a digiuno fuori dall’Olimpico, sta vivendo giorni complicati. Mancini lo rincuora: «In un Europeo o un Mondiale accade spesso che il più criticato finisca per essere il giocatore decisivo». Non basterà il gioco. «Serviranno anche cuore, umiltà e capacità di soffrire, servirà un pezzo della vecchia Italia», ricorda Bonucci.
Italia 4-3-3: Donnarumma; Di Lorenzo, Bonucci, Chiellini, Emerson; Barella, Jorginho, Verratti; Chiesa, Immobile, Insigne. Ct. Mancini. Spagna, 4-3-3: Unai Simon; Azpilicueta, Laporte, Pau Torres, Jordi Alba; Koke, Busquets, Pedri; Ferran Torres, Morata, Dani Olmo. Ct. Luis Enrique.