Nella seconda puntata dell’Isola Dei Famosi 2019 trasmessa ieri sera. giovedì 31 gennaio 2019, la conduttrice Alessia Marcuzzi ha affrontanto duramente uno dei quattro finalisti di Saranno isolani, John Vitale, che in un vecchio post Facebbok aveva rivolto delle offese alla conduttrice di Pomeriggio 5 e Domenica Live, Barbara D’Urso. L’aspirante isolano, su facebook scrisse rivolgendosi alla conduttrice: “Ti lamenti di non trovare un fidanzato. È normale, dai il c**o un poco a tutti per stare dove sei. Manco ai morti di f**a fai gola. Lei sa cosa significa la vergogna? […] La signora D’Urso pensa ai suoi ascolti, fregandosene altamente di fare una mer** tutti noi del Sud”.
Isola De Famosi 2019, Alessia Marcuzzi a John Vitale: “Dovresti essere eliminato”
Alessia Marcuzzi, nel corso della diretta di ieri de L’isola dei Famosi ha chiamato l’aspirante naufrago, John Vitale e mostrandogli il messaggio pubblicato un’anno fa contro Barbara D’Urso, ha detto: “Non solo sono state fatte delle offese ad una collega, Barbara D’Urso ma ad una donna. Hai scritto sui tuoi social delle cose pesantissime nei confronti di una donna e la cosa che mi fa arrabbiare è che questi leoni da tastiera scrivono cose indicibili sui social e, poi, da vicino, grandi ovazioni e la trovo una cosa riprovevole. Queste cose che hai scritto sono gravissime. Questo è cyberbullismo. Che esempio diamo ai giovani? Questo linguaggio fa soffrire le persone. Tu hai scritto delle cose pesantissime, volgari. Mi vergogno di rileggerle per quello che c’è scritto è troppo volgare da dire a chiunque”.
Poi l’uomo si è scusato sia con Barbara D’Urso che con tutte le donne, ed ha detto: “ho fatto una cazzata. Chiedo scusa a tutti. Non ricordo l’argomento ma non è bullismo”. Sbottando Alessia Marcuzzi ha detto: «Se fosse per me dovresti essere eliminato dalla trasmissione». La decisione finale spetta al pubblico che attraverso il televoto dovranno scegliere chi dei quattro di Saranno Isolani, ovvero Alice, Giorgia, John e Yuri, dovranno diventare naufraghi ufficiali.
